Accertamento invalidità, Leggieri: procedere in tempi rapidi

Il capogruppo M5s riporta il caso di una persona di Venosa che per otto mesi non ha ricevuto alcuna risposta e nel frattempo è deceduta. “Evitare che per i cittadini, chiedere un diritto diventi una vessazione, anche perché nel frattempo si muore”

&ldquo;A volte l&rsquo;Inps aggrava l&rsquo;invalidit&agrave; di quelle persone che devono intraprendere l&rsquo;iter di certificazione e si trovano a percorre un iter tortuoso, spesso un vero e proprio gioco dell&rsquo;oca, tra ritardi, convocazioni doppie, sospensioni delle prestazioni, sorprese e imprevisti. Quanto riportato in un articolo della &lsquo;Federazione italiana per il superamento dell&rsquo;handicap&rsquo; sui costi burocratici del macchinoso iter italiano per la certificazione di invalidit&agrave; civile e per i relativi controlli, un certo effetto lo fa, soprattutto se tali costi li rapportiamo al servizio che ci viene serbato in cambio&rdquo;. E&rsquo; quanto afferma il capogruppo del Movimento cinque stelle in Consiglio regionale Gianni Leggieri.<br /><br />L&rsquo;esponente politico evidenzia che &ldquo;spendiamo circa 1 milione e duecentomila euro all&rsquo;anno per i controlli straordinari sulle invalidit&agrave;, ai quali si devono aggiungere circa 25 milioni all&rsquo;anno solo per pagare i medici esterni all&rsquo;istituto nazionale di previdenza sociale. Per non parlare dei costi aggiuntivi dovuti ai contenziosi pendenti nei tribunali civili. E succede che una cittadina italiana, del Comune di Venosa, in gravi condizioni di salute, dializzata, non deambulante, con problemi di depressione che le fanno rifiutare il cibo e con principio di Alzheimer, faccia domanda per ottenere il riconoscimento di invalidit&agrave; civile dall&rsquo;Inps di Melfi e per 8 mesi non riceve alcuna risposta. Non sono servite a nulla le denunce e le richieste di aiuto alle istituzioni fatte dai suoi familiari perch&eacute; la signora &egrave; recentemente deceduta a causa dell&rsquo;aggravarsi delle sue condizioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una storia triste che non pu&ograve; finire nel dimenticatoio. Una storia &ndash; afferma ancora Leggieri – che ci dice tanto sugli sperperi e sui disservizi in cui vivono i comuni cittadini. Una storia che non pu&ograve; non essere denunciata puntando i riflettori su un mondo conosciuto soltanto a chi, purtroppo, deve sopportare il peso della vita determinato da una disabilit&agrave; che ti costringe a non essere autosufficiente e che grava anche sui propri familiari quando si riversano su questi le difficolt&agrave; delle proprie condizioni. E quando si chiede l&rsquo;aiuto dello Stato, ecco che quest&rsquo;ultimo ci offre l&rsquo;indegno spettacolo della burocrazia pi&ugrave; lenta, che non tiene conto nemmeno dell&rsquo;etica che dovrebbero avere alcune strutture dinanzi a situazioni di particolare sofferenza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E fa effetto &ndash; prosegue l&rsquo;esponente del M5s – leggere che i medici dell&rsquo;Inps sono spesso assenti nelle riunioni delle commissioni delle Asl, di cui pure fanno parte in modo determinante, dato che la loro assenza determina spesso la necessit&agrave; di una seconda visita, con costi e disagi del tutto evidenti ed evitabili. Ma anche le Asl ci mettono del loro, visto che l&rsquo;informatizzazione delle pratiche procede a rilento, vanificando l&rsquo;ambito obiettivo dichiarato dall&rsquo;Inps di utilizzare solo procedure informatiche per snellire la burocrazia e garantire la massima esperienza. Evidentemente sono solo chiacchiere, dato che &egrave; stata anche costituita una Commissione parlamentare di indagine sui tempi e sulle modalit&agrave; della certificazione di invalidit&agrave;.<br /><br />&ldquo;Va riconosciuto che all&rsquo;interno dell&rsquo;Inps &ndash; conclude Leggieri – ci sono persone spesso competenti e appassionate che vivono con malessere una situazione determinata pi&ugrave; da un sistema perverso che da una loro condotta. Cos&igrave; come va specificato che i controlli verso chi presenta una richiesta di invalidit&agrave; debbano essere seri e rigorosi per evitare che chi non ne abbia diritto percepisca aiuti economici in danno a chi, invece, quel diritto spetta in maniera sacrosanta. Lo Stato deve pagare il giusto, procedere in tempi corretti ed evitare che per i cittadini, chiedere un diritto diventi una vessazione o una odiosa attesa, anche perch&eacute; nel frattempo si muore&rdquo;:&nbsp;

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