Abolizione vitalizi, proposta di legge di Ial, Mpa e Plb

Per Navazio, Falotico e Mollica “la crisi fa emergere le disuguaglianze e le ingiustizie che dimostrano, senza ombra di dubbio, le distanze tra amministrati ed amministratori”

“Il dibattito politico estivo sui cosiddetti privilegi della casta, al netto dell’atteggiamento noto come antipolitica, ha posto in evidenza la necessità di determinare una riduzione dei costi degli organi politici dell’Assemblea regionale”. Partendo da questo assunto, capigruppo di “Io Amo la Lucania”, Alfonso Ernesto Navazio, di “Per la Basilicata”, Roberto Falotico e dell’Mpa Francesco Mollica, hanno presentato oggi una proposta di legge “Modifiche alla legge regionale 29 ottobre 2002, n.30. Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai consiglieri della regione Basilicata”, con la quale si propone di abrogare, già dalla prossima legislatura, l’istituto del vitalizio (disciplinato dall’art. 11), “il primo emblema dei privilegi della politica” afferma Navazio.

“La riduzione dei costi della politica, è oggi un tema che ci impone di tenere alta la guardia soprattutto in un momento – sottolineano Navazio, Falotico e Mollica – in cui la crisi economica fa altresì emergere le disuguaglianze e le ingiustizie che dimostrano, senza ombra di dubbio, le distanze tra amministrati ed amministratori”.

Nell’ultima seduta del Consiglio regionale, gli stessi firmatari della proposta di legge, avevano infatti presentato una mozione che mirava a ridurre le spese di funzionamento delle società partecipate ed Enti controllati e/o vigilati dalla Regione. La Giunta regionale si sarebbe dovuta impegnare a rideterminare i compensi spettanti ai presidenti e/o amministratori nella misura massima del 60% dell’indennità lorda spettante al consigliere e nella misura massima del 30% di quello spettante al presidente, il compenso per i componenti dei consigli di amministrazione. Una mozione che, invece, non ha trovato il consenso dell’Aula.

“Sulla scia di quanto condiviso dal Comitato di coordinamento della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome della necessità di abolire i vitalizi, avviando un piano di lavoro teso a rafforzare la credibilità delle istituzioni democratiche, noi, con la nostra proposta di legge – affermano Navazio, Falotico e Mollica.-, siamo voluti passare ad un’azione concreta e immediata senza aspettare ulteriormente ma intervenendo in maniera netta sulla questione”

La proposta di legge presentata si rifà a quella approvata il 20 dicembre dello scorso anno dalla Regione Emilia Romagna, considerata tra l’altro, fanno notare i tre esponenti politici, “la più virtuosa nel contenere i costi della politica e la prima ad adottare un provvedimento del genere”.
L’art. 1 prevede che ai consiglieri regionali in carica nella IX legislatura o cessati dal mandato entro la IX legislatura si applicano le disposizioni inerenti l'assegno vitalizio di cui alle leggi regionali vigenti in materia, mentre per i consiglieri regionali rieletti nella X legislatura o in legislature successive l’ulteriore esercizio del mandato non produce alcun ulteriore effetto giuridico ed economico rispetto al già maturato assegno vitalizio. “La transitorietà delle cariche pubbliche assunte esige un comportamento rigoroso – sottolineano i consiglieri firmatari della proposta – da parte dei rappresentati eletti, che, al servizio della comunità, devono svolgere il proprio mandato in modo dignitoso ed in piena autonomia, senza ricorrere ai diritti considerati ormai anacronistici”.

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