A Viggiano incontro su risparmio energetico

Discutere di risparmio energetico delle case nell’area che produce petrolio e gas assume un significato particolare, perché le risorse energetiche non sono infinite ed hanno costi sempre maggiori anche per le comunità che risiedono a pochi passi dalle stesse risorse. A farlo a Viggiano nella sede dell’associazione “Bene Comune” sono stati chiamati il perito industriale Domenico Priore (esperto in campo energetico) che ha tenuto una comunicazione sulle energie alternative e Giuseppe Laterza (ingegnere energetico) che si è soffermato sulla diagnosi energetica.
“In questi anni – è stato sottolineato nell’incontro promosso dall’associazione presieduta da Vittorio Prinzi – l’Europa ha intrapreso una serie di iniziative con lo scopo di ridurre le emissioni di Co2 e diminuire contestualmente la dipendenza da fonti energetiche primarie non rinnovabili, spingendo soprattutto su un quadro normativo finalizzato al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. In Italia il consumo degli edifici rappresenta circa il 40 per cento del consumo totale di energia e il 36 per cento delle emissioni di Co2. Con il Protocollo di Kyoto i paesi industrializzati si sono impegnati a ridurre le emissioni di CO2 del 5,2 per cento entro il 2012 e del 75 per cento entro il 2050. L’Unione Europea – si è detto ancora – nel marzo 2007 si è impegnata a raggiungere una riduzione del 20 per cento delle emissioni di Co2 entro il 2020. Questo piano di misure, conosciuto come il “3×20 entro il 2020”, prevede inoltre l’aumento del 20 per cento del livello di efficienza energetica e il raggiungimento del 20 per cento dell’energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili”.
Nella sede dell’associazione “Bene Comune” sono stati affrontati questi temi, in particolare sui consumi legati alle utenze domestiche e alle emissioni inquinati che ne derivano: la Co2, gas clima-alterante maggiore responsabile dell’aumento della temperatura terrestre, ed il particolato solido, quest’ultimo altamente nocivo per la salute umana e che viene assimilato attraverso il sistema respiratorio depositandosi nei polmoni, mentre le particelle più piccole raggiungono il circolo sanguigno.
Si è visto come adottando uno stile di vita sostenibile unito a mezzi di trasporto elettrici, già realtà in molti paesi del Nord Europa, migliora la qualità dell’aria grazie alla mancata emissione del particolato.
In seguito è stata illustrata la diagnosi energetica di un’abitazione, con l'obiettivo di capire in che modo l'energia viene utilizzata, quali sono le cause degli sprechi e quali interventi possono essere suggeriti all'utente, che avrebbe così un ruolo attivo nella strategia energetica nazionale. In particolare è stata presentata l’analisi tecnico-economica di un impianto fotovoltaico da 2.5 kWp, evidenziando le mancate emissioni di CO2 che ne derivano.
Nell’ultima parte dell’incontro è scaturito un dibattito dal quale sono emerse problematiche relative all’impossibilità di installare pannelli fotovoltaici sulle abitazioni del centro storico, vedi attuale regolamento urbanistico locale. A tal proposito l’Associazione – ha annunciato Prinzi – assume l’impegno di proporre soluzioni compatibili con valore storico-culturale della nostra comunità oltre a proseguire nell’azione di comunicazione-informazione dei cittadini su tutte le possibilità di risparmio di energia e quindi di spesa.

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