Domani alle ore 10 prsso la Sala Consiliare (Nicola Vita) di Satriano di Lucania si terrà la cerimonia di conferimento della cittadinanza Onoraria a don Vittorio Lamattina. Don Vittorio Lamattina è nato a Caggiano il 29 Dicembre del 1927. Nell’Ottobre del 1951 il Vescovo dell’epoca nomina Don Vittorio Parroco di Satriano di Lucania. La parrocchia di Satriano, che per circa venti anni era stata guidata da Don Antonio Cammardella da quel momento venne messa in buone mani e sotto la “custodia “ del giovane parroco di umile e riservata famiglia. Da subito la comunità di Satriano accolse Don Vittorio con il massimo piacere ed entusiasmo, ammirandone la particolare passione missionaria che chiaramente si percepiva in lui. Immediatamente l’attività pastorale di Don Vittorio si differenzio’ con una particolare attenzione verso gli adolescenti tanto da organizzare l’oratorio serale, dove i giovani si divertivano e si formavano sotto la sua attenta “vigilanza. L’impegno di Don Vittorio per Satriano è davvero enorme tanto che per la ricostruzione della Chiesa Madre coinvolse lo Stato ed insieme al Sindaco si recarono dall’ingegnere capo del Genio Civile di Potenza ed ottennero un congruo contributo economico che permise di dare alla Comunità di Satriano una nuova Chiesa. Ma l’impegno in tal senso non si esaurisce nella sola ricostruzione della Chiesa, perché qualche anno dopo quando si manifestò l’esigenza di costruire una scuola materna in paese che si scontrava puntualmente con il problema delle risorse economiche, Don Vittorio decide di destinare i locali della Chiesetta di Santa Sofia ad asilo dando alle famiglie un occasione unica per il periodo storico. Il Parroco Lamattina diventa anche l’inventore del bollettino parrocchiale “la voce di San Rocco” un periodico che lo stesso Don Vittorio definisce “un efficace strumento pastorale”. Nel 1962 Don Vittorio lascia Satriano e la sua gente per continuare la sua missione pastorale nel suo paese natio (Caggiano), ma porta con se un po’ del paese adottivo e lui stesso dice: “ me lo sentivo nel sangue questo attaccamento a Satriano”.
Bas 03