A Montemurro presentato 'Bestiario Sinisgalliano'

Si è svolta ieri a Montemurro la presentazione del libro “’Bestiario Sinisgalliano’ di Luigi Beneduci. “Non c’è crescita se non c’è cultura – ha affermato Mario Di Sanzo, sindaco del Comune di Montemurro – e l’amministrazione comunale si impegna affinché questo grande uomo venga valorizzato. Ecco perché – continua Di Sanzo – abbiamo sostenuto fin da subito il progetto di costituire la Fondazione a lui dedicata anche con l’acquisto della casa paterna di Sinisgalli che ospiterà la sede e la casa-museo.Progetto che ha trovato il plauso e il supporto da parte dell’Ente Parco dell’Appennino Lucano, Val d’Agri, Lagonegrese che è diventato socio sostenitore della Fondazione Sinisgalli”. “Il nostro Parco – ha affermato il Presidente Domenico Totaro – è fortemente antropizzato. Qui abitano le eccellenze sia ambientali, con la sua bellissima Natura, che culturali con le sue eccellenti menti che in passato ed anche oggi divulgano Conoscenza ed erudizione. E da qui che bisogna partire per lo sviluppo delle identità culturali e quindi del territorio”.
Nell’analisi del testo si è soffermato Enzo Vinicio Alliegro dell’Università “Federico II” di Napoli, spiegando i contenuti di un lavoro letterario che nasce come tesi di dottorato dell’autore il quale ha individuato nelle figure zoomorfe presenti nelle opere la spiegazione della vita di Leonardo Sinisgalli avvezzo a comunicare con simboli le sue esperienze di vita, le sue emozioni e i suoi pensieri.
“L’origine dell’interesse per Sinisgalli – racconta l’autore Luigi Beneduci – nasce a Roma quando il mio professore dell’università la “Sapienza” Giulio Ferroni, fornì a noi studenti un elenco di autori da approfondire. Tra questi c’era Leonardo Sinisgalli di cui conoscevo solo che era lucano come me. Deve essere scattato una sorta di richiamo delle radici che mi ha portato a scegliere lui e, tramite lui, a riscoprire le mie, le nostre origini e identità”. Da qui la decisione di analizzare un aspetto tra i tanti singolari del poeta, quello relativo alle citazioni di animali, frequenti nelle sue produzioni letterarie. È un cammino nell’animo tanto inquieto quanto affascinante di una personalità complessa che lascia che galli, cavalli, cani e persino mosche raccontino se stesso”.

bas 06

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