A Melfi e Venosa terza gionata nazionale Avo

Organizzata dalle locali  sezioni  dell’ Associazione Volontari Ospedalieri,  lunedì  24 si terrà  a Melfi  e Venosa la Terza  Giornata    Nazionale   Avo.  Per tutta la mattinata del  lunedì  negli  spazi antistanti le  strutture   ospedaliere  del “S. Giovanni di Dio”, nella cittadina normanna, e del “S.Francesco”, nella cittadina oraziana,   i volontari    incontreranno i cittadini per illustrare obiettivi, programmi e attività dell’Avo. Nel pomeriggio, con inizio  alle ore 17. 30, a Venosa nell’ Auditorium dell’ospedale si terrà una Tavola Rotonda sul tema  “Il servizio Avo nell’Ospedale di Venosa”. Sono previste relazioni del  dott. Giuseppe  Grieco e  di  Maria Carmela Cammarota,Presidente Avo Venosa.Seguiranno testimonianze dirette. Modera: Lillino Covella. Nel corso della serata si esibirà il  Gruppo da Camera “L. Tansillo”, diretto dal prof. Pino Lioy. “Vogliamo far conoscere l’Associazione e promuovere nuove  adesioni- sottolinea la Presidente Cammarota- Intendiamo anche rafforzare il senso di appartenenza, rendendo più consapevoli i volontari dell’importanza del loro impegno,  e attuare più efficaci collaborazioni con le Istituzioni e con gli altri Volontari”. Una iniziativa che, quindi,  mira a stimolare  nell’opinione pubblica  una riflessione  sulle  priorità assistenziali,  sulla continuità di cure tra ospedale e territorio e sulla tutela dei soggetti più fragili ed a rischio. 
A livello nazionale l’Avo   è  presente  con 246 associazioni che fanno capo alla Federavo e conta  circa 30.000 volontari, che operano  in 521 strutture di ricovero (Ospedali,RSA,case di riposo, (Hospice), con un volume  complessivo di attività di oltre 3.500.000 ore di servizio annuo, svolte con competenza  e in  forma  assolutamente gratuita. “La nostra attività è rivolta  a tutti gli ammalati, a tutte la persone in condizioni di fragilità fisica, morale , psicologica dovuta alla malattia,al ricovero, all’anzianità- sottolinea  Ferdinando Lagatta, Presidente della sezione A.V.O. di Melfi-  Non ci occupiamo  di una specifica patologia, solo di anziani e di bambini, o di malati psichiatrici. I volontari AVO vengono preparati per accostarsi a qualunque ricoverato in condizioni di necessità, indipendentemente dalla cultura, dal colore della pelle, dal credo religioso ecc… La formazione di base è permanente ed  aiuta ad affrontare le differenti situazioni che si presentano”. Sul territorio dell’Asp di Potenza, oltre che a Melfi e Venosa,  operano volontari Avo anche nell’ospedale  di Lagonegro, che hanno organiizato un corso di formazione ad inizio novembre.
"Alla base del  servizio svolto dagli associati,  una forte motivazione personale, una adeguata preparazione, una presenza non occasionale ma organizzata, e l’assoluta gratuità delle prestazioni nel pieno rispetto del ruolo e delle competenze degli operatori sanitari.  I volontari AVO  cercano di alleviare le sofferenze e la solitudine degli ammalati offrendo: Accoglienza, Amore, Assistenza e Ascolto".

BAS 05

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