A Matera ritratto di famiglia in chiave jazz

Dieci anni dopo l'ultimo album Andrea Andreoli e il suo quartetto presentano "My Family Things". Una fotografia che racconta ansia, gioia, amore, affetto. Inciso con l’etichetta Abeat Records, rappresenta un'importante tappa nella carriera del 42enne artista di origini bergamasche

Andrea Andreoli_ph_Enza Doria

Dieci anni sono una vita per un artista. Un tempo lungo che può segnare una svolta, l’evoluzione di un percorso professionale, la maturazione di una metamorfosi. Oppure può racchiudere il senso di una esperienza. Ed è forse quest’ultima la chiave per interpretare   il progetto musicale del trombonista jazz Andrea Andreoli e del suo quartetto, intitolato “My Family Things”. Si potrebbe anche considerare un ritratto di famiglia, perché forti sono i richiami della vita privata di Andreoli e della sua dimensione familiare.

Dividersi tra il desiderio di essere presente per la propria famiglia e l’impegno costante di tour ed esibizioni non è mai stato facile. Il peso delle emozioni non è paragonabile. Eppure tenerle insieme, viverle intensamente per prendere il massimo da ognuna, trasferirle da un ambito all’altro sarebbe il sogno realizzato di tanti artisti. Andrea Andreoli ha voluto provare a farlo con My Family Things, un progetto musicale che presenterà a Matera con il suo quartetto in concerto venerdì 21 novembre, alle 21, a Casa Cava, in via San Pietro Barisano 34. L’appuntamento rientra nel cartellone autunnale della 38ª edizione del Gezziamoci, il Jazz Festival della Basilicata, organizzato dall’associazione culturale materana Onyx Jazz Club.

Inciso con l’etichetta Abeat Records, My Family Things rappresenta un’importante tappa nella carriera del 42enne artista di origini bergamasche, ospite più volte del Gezziamoci. Non solo un semplice disco, ma una fotografia dei dieci anni trascorsi nella vita di Andrea Andreoli, segnati da una serie di sfide e successi personali e musicali. Attraverso questo album, Andreoli esplora la complessità di bilanciare la vita di musicista con il ruolo di padre e marito. La musica di “My Family Things” riflette questa dualità attraverso brani originali che sono dedicati o ispirati ai membri della famiglia di Andreoli, o a coloro che gli sono più vicini. Sono brani intrisi di emozioni autentiche e profonde, che trasmettono l’ansia, la gioia, l’amore e l’affetto che sono stati i pilastri della sua esperienza negli ultimi anni.

Il quartetto, composto da Andrea Andreoli al trombone e alle composizioni, Simone Locarni al pianoforte, Carlo Bavetta al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria, offre una performance eccezionale che fonde armonie sofisticate con melodie coinvolgenti. Per Andreoli, la melodia è fondamentale nel suo processo compositivo, e questo si riflette chiaramente nella musica del quartetto. Il disco è stato registrato nello studio Artesuono da Stefano Amerio, garantendo un’eccellente qualità audio e un’esperienza d’ascolto immersiva. In conclusione, “My Family Things” non è solo un album di jazz, ma anche un’esplorazione intima e appassionante della vita di un musicista e della sua relazione con la famiglia e con il mondo che lo circonda. Un lavoro destinato a risuonare nei cuori degli ascoltatori, offrendo loro un’esperienza musicale indimenticabile.

Il Gezziamoci continua sabato 6 dicembre a Matera, alle 21, sempre a Casa Cava, con il concerto “Patto Armonico”. Sul palco Giovanni Scasciamacchia Quartet, composto da Dado Moroni, pianoforte, Tommaso Scannapieco, contrabbasso, Perico Sambeat, sax, Giovanni Scasciamacchia, batteria.

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