A Matera in scena lo spettacolo”Bos Lassus: e mò?”

Lo spettacolo rientra negli appuntamenti della rassegna VivaVerdi Multikulti. La rappresentazione  vuole offrire una sorta di visione della città di Matera attraverso gli occhi di un bue, “bos” in latino, un percorso emozionante ed esperienziale del mite ma non troppo quadrupede.

Torna nella rassegna VivaVerdi Multikulti 2025, “Bos Lassus: e mò?”, lo spettacolo contemporaneo di teatro in musica che sarà rappresentato sabato 19 luglio prossimo e in replica domenica 20 luglio a Matera (ore 20.30 Terrazza della Fondazione Le Monacelle ETS).
È una produzione originale del cartellone organizzato da Arteria che lo scorso anno è stato presentato in prima assoluta, incontrando i consensi del pubblico. Una favola moderna scritta dai materani Grazia Lascaro e Dario Carmentano e che è andata in scena per la regia di Joe Deer, il pluripremiato regista e coreografo statunitense, che lega il suo nome a oltre 200 produzioni da Off-Broadway a Londra oltre che per tante altre istituzioni teatrali in altre parti del mondo. È stata una produzione originale, così come lo sono le musiche composte da Loredana Paolicelli (che è anche direttrice artistica di VivaVerdi) e Vito Soranno, mentre gli arrangiamenti sono di Salvo Nigro e Gianluigi Borrelli. Il cast degli interpreti si compone di Simone Castano, Giovanna Staffieri, Nando Irene, Anna Rosa Matera, Anna Onorati, Milena Orlandi.
La rappresentazione  vuole offrire una sorta di visione della città di Matera attraverso gli occhi di un bue, “bos” in latino, un percorso emozionante ed esperienziale del mite ma non troppo quadrupede.
Ma a quale bue ci si riferisce? Il “bos lassus” del titolo della rappresentazione è nientemeno quello presente sul gonfalone della Città di Matera che sormonta il motto in latino “Bos lassus firmius figit pedem”, che può tradursi in “il bue stanco affonda la zampa più fermamente”, e che intende significare come un popolo pacifico ma stanco di subire soprusi possa ribellarsi al giogo e alla tirannia.
Il bue simbolo di Matera, pertanto, diviene il protagonista indiscusso dello spettacolo teatrale, fantastico quanto avventuroso e sentimentale; e pur non essendo un animale rampante, con la forza della finzione scenica, mostra tutta la sua energica anima che si apre al mondo e i suoi grandi occhi per guardare e osservare la sua bella Matera. Nello spettacolo non mancano elementi magici che insieme a sogni d’amore e sentimenti di appartenenza, caratterizzano il viaggio emozionante ed esperienziale del bue. Un viaggio che il “bos” protagonista dovrà fare per approdare a una consapevolezza identitaria di sé stesso.

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