Il vicepresidente dell’Assemblea: “Comunicare le battaglie che cercano di evitare il rischio, purtroppo concreto, dello smembramento del territorio. Il nuovo Statuto ricrea le condizioni per un rapporto paritetico tra gli organi della Regione”
Un saluto ai giornalisti, “che vuole essere essenzialmente un invito agli organi della informazione a dare un aiuto concreto affinché le tante battaglie portate avanti dal Consiglio regionale abbiano il giusto riscontro e pongano i cittadini in grado di conoscere quanto venga intuito, pensato, concordato e fatto per il loro interesse”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Mollica ha aperto il suo intervento nella consueta conferenza stampa di inzio anno dell’Ufficio di Presidenza.<br /><br />Per Mollica “il modo di comunicare è divenuto, in questi ultimi anni, di sicuro più difficile. Se prima, infatti, la ‘rimborsopoli’ di turno o altri scandali più o meno tali, erano facile materia di informazione, il più delle volte distorta, ora si tratta di rendere partecipi i lettori in merito a quello che riserva il futuro alla nostra terra. Si tratta di comunicare come si affrontano le numerose battaglie che cercano di evitare il rischio, purtroppo concreto, dello smembramento di un intero territorio. Il riferimento è sì alla battaglia referendaria, ma è anche alla tutela costante dell’ambiente, alla lotta per il lavoro, a quella per scongiurare la povertà, a quella per cercare di creare lo spazio opportuno ai nostri giovani, a tutte le azioni che hanno la finalità di ridare alla Basilicata la vera dimensione di regione non certamente meno importante delle altre, anzi di ridarle il sacrosanto ruolo di territorio fondamentale non solo per il Paese ma per l’intera Europa. Quello che la stampa e tutti gli organi del Consiglio devono fare, attraverso l’informazione ed ogni mezzo in loro possesso, è contribuire a ristabilire il giusto rapporto tra i poteri, ridare equilibrio al rapporto tra centro e periferia circa le decisioni sul territorio, riconoscere alle Regioni le proprie prerogative sul corretto utilizzo del territorio stesso in un’ottica di partecipazione e, soprattutto, di tutela e miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Ecco, fare in modo che la troppa superficialità riservataci dalla stampa nazionale, trovi il giusto contraltare in quella locale, magari con informazioni esatte e non artefatte, vedi quelle apparse sui quotidiani nazionali, circa le decisioni dello Governo centrale sui quesiti referendari”.<br /><br />“Altro punto nodale di questa legislatura – ha precisato Mollica – che non può assolutamente non essere materia di dialogo e perché no? di dibattito suppletivo, è l’approvazione, dopo quindici anni, del nuovo Statuto regionale con solo quattro astensioni e 16 voti favorevoli. Uno Statuto che ha dato riequilibrio ai poteri, anzi ai tanti ‘strapoteri’ creatisi nel corso degli anni e che ha ridato vita e ragion d’essere al Consiglio regionale e al suo Ufficio di Presidenza, ricreando le condizioni ottimali per un rapporto paritetico tra gli organi della Regione” . Mollica ha quindi evidenziato “la necessità di una legge per l’editoria che divenga valido supporto per una informazione ricca di contenuti e attenta al lavoro realmente svolto da chi regge le sorti della Regione”.<br /><br />“Un aiuto forte – ha concluso Mollica – è quello che chiedo anche agli organismi istituzionali, Corecom, Crpo, difensore civico, garante per l’infanzia e l’adolescenza, qui presenti ai massimi livelli, ciascuno in base alle proprie prerogative e in connessione di intenti per il raggiungimento di obiettivi per la salvaguardia dei cittadini”.