2015, Lacorazza: le Regioni servono a tutelare la democrazia

“Hanno saputo dimostrare che questo pezzo del mondo istituzionale è vivo e si può riformare, è utile ed ‘abitabile’. Non è possibile tutelare ‘l’interesse strategico dell’Italia’ senza dare spazio alle Regioni, agli enti locali, ai territori”

&ldquo;Nel 2015 &egrave; successa una cosa che non tutti si aspettavano: dopo aver raggiunto il punto pi&ugrave; basso con le vicende di rimborsopoli e con le nuove discussioni sullo smembramento, le Regioni hanno saputo dimostrare che questo pezzo del mondo istituzionale &egrave; vivo e si pu&ograve; riformare, &egrave; utile ed &lsquo;abitabile&rsquo;, e soprattutto pu&ograve; svolgere un ruolo essenziale per la tutela della democrazia. Con i referendum sul petrolio le Regioni (e la Basilicata &egrave; stata ed &egrave; capofila di questo percorso) non sono pi&ugrave; ai margini ma al centro di un percorso di dialogo istituzionale e riescono ad interpretare con forza il loro ruolo di difesa degli interessi dei territori&rdquo;. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, aprendo la conferenza stampa dell&rsquo;Ufficio di Presidenza dell&rsquo;Assemblea convocata per tracciare un bilancio dell&rsquo;attivit&agrave; istituzionale del 2015.<br /><br />&ldquo;Nell&rsquo;anno appena trascorso &ndash; ha aggiunto Lacorazza &ndash; abbiamo messo due paletti per ridare forza al ruolo della Regione: il primo paletto &egrave; l&rsquo;approvazione in prima lettura del nuovo Statuto, a 45 anni dal varo della prima Carta dei principi della Basilicata, che spero riusciremo ad approvare al pi&ugrave; presto anche in seconda lettura e che &egrave; l&rsquo;esempio lampante di come tutte le forze politiche e culturali possono concorrere a determinare le regole della democrazia regionale; il secondo paletto &egrave; nel rapporto che si &egrave; sviluppato fra Stato e Regioni sulla controversa e delicata materia energetica. L&rsquo;oggetto della discussione, &egrave; bene ribadirlo, &egrave; la leale collaborazione istituzioni, cio&egrave; l&rsquo;essenza democratica. Le dieci Regioni che hanno promosso i referendum hanno alimentato uno spazio democratico importante ed hanno reso forse ancora pi&ugrave; chiaro che non &egrave; possibile tutelare &lsquo;l&rsquo;interesse strategico dell&rsquo;Italia&rsquo; senza dare spazio alle Regioni, agli enti locali, ai territori&rdquo;.<br /><br />Per Lacorazza &ldquo;lo spazio democratico che stiamo faticosamente ricostruendo potr&agrave; diventare ancora pi&ugrave; utile e abitabile se sapremo migliorare l&rsquo;efficienza e l&rsquo;efficacia dell&rsquo;azione legislativa e di programmazione del territorio e se sapremo anche continuare a ridurre i costi della politica, come abbiamo iniziato a fare in questi due anni. Se si confrontano i dati dell&rsquo;ultimo anno di attivit&agrave; piena della precedente legislatura, il 2012, e del primo anno di attivit&agrave; a regime dell&rsquo;attuale legislatura, il 2015, al netto della riduzione da 30 a 21 dei consiglieri risulta evidente che c&rsquo;&egrave; stato un considerevole contenimento dei costi. Dobbiamo continuare su questa strada, per ricostruire il rapporto fra cittadini, tutela dei loro diritti e Regione che &egrave; il veicolo attraverso il quale si pu&ograve; determinare una reale prospettiva di sviluppo del territorio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nel 2015 &ndash; ha aggiunto ancora il presidente dell&rsquo;Assemblea &ndash; abbiamo lavorato perch&eacute; la Regione possa diventare &lsquo;abitabile&rsquo; dai beni pubblici e culturali, con i progetti Basilicata 2019, scaviamo il futuro, Basilicata 2019, un futuro senza barriere e Basilicata 2019, parco culturale, dagli studenti, dalla storia, dall&rsquo;identit&agrave;, dalla memoria, dalle donne, dalle persone con disabilit&agrave;. Con Stefano Mele, il ragazzo di Calvello che &egrave; stato testimonial di Telethon, girer&ograve; per le scuole della Basilicata per promuovere i nostri progetti per l&rsquo;accessibilit&agrave; e i diritti. C&rsquo;&egrave; la Regione, certo, ma c&rsquo;&egrave; una societ&agrave; in movimento, che tutela il tesoro pi&ugrave; grande che abbiamo: la coesione sociale, l&rsquo;unit&agrave; di un territorio che sar&agrave; pi&ugrave; forte se sapr&agrave; mostrarsi inclusivo e capace di rispettare e far vivere le differenze&rdquo;.<br /><br />A chi, infine, gli ha chiesto se le diverse sensibilit&agrave; che si sono espresse proprio sul tema dello sblocca Italia con il presidente Pittella non finiscano per indebolire la posizione della Basilicata, Lacorazza ha risposto che a suo parere &ldquo;questa diversificazione di posizioni oltre ad arricchire il dibattito ha aiutato, perch&eacute; alla fine la Basilicata da un lato ha ottenuto risultati importanti con l&#39;Ires, lo sblocco del patto di stabilit&agrave; e le altre misure previste, ma dall&rsquo;altro, anche per il peso dell&rsquo;iniziativa referendaria, &egrave; riuscita fino ad ora a non cedere tutto il potere allo Stato. Alla fine della storia, quindi, queste differenti posizioni potrebbero risultare utili. Il tema &egrave; tutto politico, e va oltre la via giurisdizionale rappresentata dal referendum. Il tema &egrave; la necessit&agrave; di riscrivere insieme, Stato e Regioni, la strategia energetica nazionale di questo Paese&rdquo;.&nbsp;

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