''Se fossi nel ministro Sacconi userei piu prudenza, sia nell'esaltare i risultati raggiunti sia il ruolo del governo italiano che avrebbe dovuto agire ben prima assumendo iniziative piu coraggiose e determinate''. Lo afferma in una nota il vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, che definisce la piena soddisfazione di Palazzo Chigi sull'accordo raggiunto questa notte a Bruxelles ''preoccupante e fuori luogo''. ''Ha ragione Pierluigi Bersani sia nel denunciare il ritardo delle decisioni sia nel ritenere che siano decisioni giuste ma ancora parziali, non ci si puo' affidare solo alla concessione di prestiti peraltro ad alti tassi d'interesse e a un meccanismo di garanzia, per prevenire crisi future che hanno radici nelle debolezze strutturali delle economie reali e dei sistemi finanziari pubblici e creditizi e in una quasi totale assenza di regolazione dei mercati'' sottolinea Pittella, che e' stato il promotore in Europa della proposta di emettere Eurobond per finanziare lo sviluppo delle reti infrastrutturali e relatore del nuovo regolamento delle agenzie di rating. ''Le borse e le banche festeggiano l'iniezione di denaro per sostenere il corso della moneta unica ma il loro sguardo e' a breve – avverte
l'Europarlamentare dell'Asde – la nostra linea per difendere imprese e occupazione e' quella di sempre : istituzione del Fondo monetario europeo, vigilanza europea sui mercati finanziari, poteri di governo economico all'Eurogruppo, lancio degli Eurobond, riforma immediata delle agenzie di rating e creazione di un'agenzia di rating europea''.
(bas – 04)