Il consigliere del Pdl interviene sulle “Linee programmatiche per la redazione del Piano regionale della Salute e dei Servizi alla persona”
“Le linee programmatiche per la redazione del nuovo Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona 2011-2014 fanno parte della fase embrionale di un progetto sicuramente di largo respiro. E’ apprezzabile – dice Napoli – lo sforzo a cui l’assessorato alla Sanità della Regione Basilicata si è sottoposto, in relazione alla tematica che interessa uno degli ambiti più rilevanti della società lucana. La speranza, al di la delle appartenenze politiche, è che si superino i vecchi piani sanitari, che hanno fatto fatica a tradursi, vanificandosi con il tempo. In realtà, analizzandolo nella specifico, non si evidenzia un vero e proprio stravolgimento rispetto al passato. Sono certamente condivisibili – è il giudizio di Napoli – i valori ed i principi auspicati, come non si possono accettare concetti come universalità, equità, tutela della salute, responsabilità collettiva, partecipazione, solidarietà e centralità della persona umana. E’ importante che tutti i buoni propositi non restino chiusi nel libro dei sogni, traducendo in fatti i pensieri”.
“Punto di partenza, per una revisione dei servizi – sostiene Napoli – potrebbe essere la valutazione dei dati relativi all’emigrazione sanitaria, spesso causata dal livello di attenzione nei confronti dei pazienti. Al miglioramento della qualità bisognerà necessariamente concentrarsi, facendo riferimento al principio di umanizzazione, sul concetto di accoglienza, ossia prendersi cura delle persone e non solo della malattia, cosa che a quanto pare in Basilicata è sempre meno percepita dalla popolazione. Il vero banco di prova sarà la capacità di attuazione di quanto scritto nel documento, anche se, in realtà, questa è solo una parte iniziale, programmatica, che non scende particolarmente nello specifico. Si sente parlare di riduzione delle liste d’attesa, di regolamentazione della libera professione, di sanità meno costosa, affinamento dei criteri di funzionamento e di valutazione dell’uso delle risorse. Tutto questo in che modo sarà attuato? Attendiamo il Piano regionale della Salute nella sua interezza, per riuscire a delineare un giudizio più completo e magari offrendo, in sede di dibattito politico, un valido contributo per migliorarlo”.
“E’ utile ricordare – afferma il consigliere del Pdl – alcuni suggerimenti del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che pone l’attenzione su un tema rilevante, quello dell’andamento demografico, considerando l’allungamento dell’aspettativa di vita un elemento da non sottovalutare e che spesso gli ospedali non sono sufficienti a dare risposte. La salvaguardia e la ricerca del bene comune – conclude Napoli – sono dei principi dai quali non bisogna mai discostarsi se si vuol mettere in risalto il valore umano che, mai come in questo momento, non va perso di vista”.