Petrone (Sel): aderiamo a manifestazione nazionale Fiom

Sinistra Ecologia Libertà di Basilicata aderisce e sarà presente alla manifestazione indetta dalla Fiom a Roma per il 16 ottobre.
“Il lavoro, la sua tutela, i diritti – spiega il coordinatore regionale della Sel, Carlo Petrone – devono ritornare al centro della scena politica nazionale e regionale.
La diffusa e sincera solidarietà e il chiaro sostegno politico offerti da Sel ai lavoratori e alla Fiom hanno contribuito a Melfi come a Pomigliano, e in molte altre aziende in cui si tenta di mortificare le relazioni industriali, al successo di ragioni giuste e sostanziali dal punto di vista politico, sindacale e umano.
Riteniamo la manifestazione di Roma del 16 ottobre l’inizio di una mobilitazione più ampia dei lavoratori del nostro paese per difendere e rilanciare la democrazia sindacale, a partire dalla difesa del Contratto Nazionale di Lavoro che nella strategia del Governo e della Confindustria è considerato elemento di disturbo perché rappresenta il luogo unitario di una battaglia nazionale a difesa dei diritti del mondo del lavoro.
Il disegno delle destre e di un capitalismo accattone è chiaro: costruire una società nella quale l’asse centrale si sposti dai diritti degli individui a quelli del mercato e dell’impresa.
L’attacco alla struttura democratica dello Stato italiano è da tempo iniziato.
Attaccando e contraendo i diritti sul lavoro – continua Petrone – si attacca la Costituzione nel suo principio fondativo.
Limitando l’indipendenza della Magistratura si attacca la Costituzione. Alterando gli equilibri dei poteri istituzionali si attacca la Costituzione. Comprimendo la libertà di stampa si attacca la Costituzione.
Le sacrosante battaglie dei lavoratori e della Fiom-Cgil, rappresentano un antidoto alla rassegnazione, al senso di impotenza che spesso si respira in Italia.
Ora sono necessarie azioni chiare di tutto il centrosinistra, delle Istituzioni per sostenere il mondo del lavoro e per affermare la assoluta contrarietà alle scelte operate dal Governo”.
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