“Se si vuole recuperare credibilità tra le comunità della Val d’Agri e del Sauro è indispensabile non ripetere mai più la “gara politica” che si è registrata con il bonus benzina tra chi è più bravo a garantire benefici per l’estrazione del petrolio e dare risposte serie ai problemi di tutela della salute, salvaguardia del territorio e, soprattutto, di lavoro”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio (Fli) tracciando un bilancio del “Tour di Ferragosto” effettuato nei comprensori del petrolio, in Val d’Agri (Paterno, Grumento Nova, Villa d’Agri e Viggiano) e nel Sauro (Gorgoglione).
“Ho riscontrato – riferisce il senatore di Fli – che sta montando il clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni e della politica che diventa la miccia per l’esplosione di nuove tensioni sociali, proprio come quelle che si sono verificate negli anni passati in più aree del Sud. Correre ai ripari pertanto deve significare abbandonare ogni atteggiamento demagogico e parlare chiaro alla gente indicando tempi e modi di attuazione di programmi e progetti finanziati dalle royalties. Tra le urgenze che mi sono state prospettate, al primo posto c’è la messa in sicurezza dell’area, piuttosto vasta, del Centro Oli Agip di Viggiano. I cittadini temono i continui cosiddetti incidenti e temono per la propria salute e per quella del bestiame. Ho avuto conferma che i casi di tumori colpiscono sempre più numerose famiglie e che in stalla nascono vitelli con malformazioni. La revisione degli accordi con Eni e Total pertanto deve prevedere innanzitutto un adeguamento del piano di sorveglianza e monitoraggio del Centro Olii Agip affiancando l’Osservatorio Ambientale di Marsiconuovo con un’equipe medico-scientifica e di esperti universitari. La gente chiede in proposito che l’Eni non svolga funzioni di controllato-controllore. Inoltre, Giunta e parlamentari lucani possono svolgere un’azione sinergica per rafforzare il confronto con compagnie petrolifere e Governo rendendo più vantaggiose le royalties. Vorrei infine rassicurare il sen. Bellisario che, al contrario dal suo atteggiamento, non ho alcuna confusione mentale, come testimonia la mia limpida esperienza politica mai offuscata dalla foga del giustizialismo. La relazione conclusiva della Commissione regionale di indagine sulle estrazioni petrolifere, che mi ha visto presidente, tra l’altro senza alcun aggravio di spese per la Regione, è depositata negli uffici della Regione: è un volume di circa 500 pagine che, nonostante l’assoluta mancanza di collaborazione dell’Eni e l’assenza dell’allora consigliere Bellisario dalle sedute di commissione, viene ancora utilizzata per approfondimenti e ricerche persino da parte di studiosi e studenti universitari. Di più come esponente di opposizione non potevo fare a differenza di chi ha condiviso e condivide responsabilità di governo regionale e continua a ritenersi il leader maximo del partito di lotta e di governo”.
BAS 05