Petrolio, consiglieri Pd su integrazione leggi vigenti

Presentata una interrogazione dai consiglieri Vincenzo Viti, Luca Braia, Giuseppe Dalessandro e Vincenzo Santochirico al Presidente della Giunta regionale

Con l’interrogazione i consiglieri chiedono di conoscere: “quali urgenti iniziative si intendano assumere, anche alla luce di una specifica e documentata richiesta formulata in data 2 agosto 2010 dai Sindaci di Bernalda, Craco, Montalbano e Pisticci, al fine di integrare le leggi regionali vigenti, conformandole alla previsione del decreto.legislativo n.625 e includendo i Comuni di Bernalda, Craco, Montalbano e Pisticci nell’allegato A di cui alla legge regionale n. 40 del 1995, così da consentire a quei territori di partecipare, per ragioni equitative e anche per la loro partecipazione al ciclo integrale della raccolta e distribuzione, all’utilizzo di parte del valore dell’aliquota del prodotto estratto, coltivato e trasportato”.

In premessa i consiglieri sottolineano che “in forza delle vigenti disposizioni di Legge una parte dell’aliquota relativa ai giacimenti petroliferi della Val d’Agri, devoluta alle Regioni ai sensi della Legge 11 gennaio 1957 n.6 viene ripartita ai fini dello sviluppo delle attività economiche e all’incremento industriale di un comprensorio delimitato secondo la tabella A di cui alla legge medesima. Con successivi atti dispositivi – continuano i consiglieri – si è provveduto ad armonizzare la disciplina nelle aliquote di prodotto delle coltivazioni e, specificamente, con gli art.19 e 20 del Decreto legislativo 25 novembre 1996 n.625, sono stati regolate sia la quota di valore da corrispondere allo Stato sia quella da attribuire alle Regioni a Statuto ordinario per la coltivazione di idrocarburi. Nell’articolo20 – specificano – si fa riferimento alla ripartizione delle quote di valore da corrispondere sia alle Regioni (per il 55 per cento) sia ai Comuni interessati (per il 15 per cento). Al comma 2 dell’art.20 – precisano ancora i sottoscrittori della interrogazione – si fa riferimento ai fini dei criteri di distribuzione in contesti interregionali, dell’importo dell’aliquota, sia all’impianto di diretta utilizzazione che alla rete di distribuzione dislocati nei cosiddetti ‘Comuni interessati’. Ciò che si prevede per la distribuzione delle risorse in contesti interregionali – affermano Viti, Braia, Dalessandro e Santochirico – vale ‘stricto sensu’, anche per i contesti regionali nei quali ha luogo l’attività di ricerca, estrazione, coltivazione e distribuzione delle risorse petrolifere e gassose”.

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