“Al di là dei provvedimenti allo studio, che attengono, ad esempio, alla realizzazione di un centro di ammassamento per i soccorritori della Protezione Civile (che potrebbe anche fungere da centro di accoglienza in casi straordinari di emergenza) o la predisposizione di intereventi tesi a favorire diverse forme di accoglienza (case sfitte, alloggi di proprietà delle diverse istituzioni, etc), non può essere sottaciuto che il problema reale, in questi giorni in cui si approssima la stagione estiva in agricoltura, riguarda, pur sempre, l’emergenza che si creerà, ancora una volta, nelle aree in questione”. Lo afferma in un comunicato l’assessore provinciale di Potenza alle Politiche sociali Paolo Pesacane (Sel) in riferimento all’incontro che si è tenuto stamattina riguardante l’accoglienza dei lavoratori stagionali nell’area Alto Bradano.
“Al riguardo, – prosegue l’assessore – non possono non essere fatti i conti con una situazione oggettiva che riguarda l’attuale chiusura del centro di Palazzo San Gervasio presso il quale già sono arrivati una trentina di lavoratori. Non si può riaffrontare la questione soltanto sotto l’aspetto dell’ ordine pubblico, quando invece è noto a tutti che centrale rimane l’idea di accoglienza da mettere in campo da parte delle istituzioni. Non vi è chi non veda come la sensibilità che queste ultime mostrano verso un problema di siffatta natura ha necessariamente delle conseguenze precise e dei riverberi reali sui provvedimenti (anche emergenziali) che si metteranno in atto. La vicenda, infatti, ferma restando la sensibilità dei funzionari regionali (i quali hanno sinanche predisposto bozze di protocolli che riguardano le singole competenze e gli ambiti di intervento dei diversi soggetti coinvolti) così come delle organizzazioni sindacali, di quelle del volontariato, non può ricadere soltanto sulle spalle di questi ultimi che pure si sono prodigati nell’affrontare le singole contingenze e quelle di carattere più generale.
In altre parole, una simile questione, soprattutto per ciò che riguarda la imminente situazione emergenziale che si verrà a creare, – sottolinea Pesacane – non può essere semplicemente demandata ad un tavolo tecnico. Peraltro, alla riunione di stamattina è apparsa significativa l’assenza delle organizzazioni datoriali, soggetti indispensabili per discutere di un argomento come questo. Pertanto, è auspicabile che, con somma ed estrema urgenza, si promuova da parte degli Assessorati Regionali competenti (Sicurezza sociale e Agricoltura) di concerto con la Provincia un tavolo politico in cui siano presenti anche sindacati ed associazioni datoriali al fine di definire le misure immediate da adottare per coniugare diritti e rispetto delle persone con bisogni ed esigenze degli imprenditori agricoli”.
BAS 05