Pepe (Cgil): strategia Fiat inaccettabile

La CGIL Basilicata ritiene "non più accettabile il comportamento della Fiat Sata di Melfi che sta disattendendo la sentenza di reintegro di Giovanni Barozzino, Antonio Lamorte e Marco Pignatelli.
A tutte le istituzioni regionali chiediamo di mettere in campo tutte le azioni di pressione possibili al fine di ottenere il pieno rispetto delle leggi da parte di un'azienda che, contro ogni principio di legalità e rispetto dello stato di diritto, tratta i lavoratori alla stregua di pericolosi criminali da tenere in isolamento, proponendo di pagarli per restare lontani dalle linee di produzione". Lo afferma, in un comunicato stampa, il segretario regionale, Antonio Pepe.
"Questa è una vera e propria strategia di attacco frontale ai diritti ed alla dignità dei lavoratori.
Questi fatti pero' non riguardano solo una parte del sindacato, la FIOM e la CGIL, ma attengono all'intero movimento sindacale lucano e del paese. Chiediamo, alle altre sigle sindacali, in primis Cisl e Uil, di non soprassedere ulteriormente e di partecipare, con i propri delegati, alla convocazione di una assemblea congiunta, visto che fra l'altro non si svolgono assemblee all'interno della fabbrica da parecchi mesi, per informare tutti i lavoratori sulla situazione dei propri diritti e del rispetto della sentenza del Giudice di Melfi, e per procedere all'organizzazione di azioni congiunte in modo da determinare le condizioni di una possibile ripresa unitaria della discussione sulle prospettive occupazionali dello stabilimento di Melfi".
(bas – 04)

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