“La giornata del 1° maggio deve caratterizzarsi come momento di riflessione ampia sulla grande questione del lavoro che oggi, in una condizione globale di crisi, diventa prioritario mettere al centro dell’agenda politica per agevolare l’esistenza di tutti i cittadini”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza. “Più di due milioni di italiani sono oggi senza lavoro; oltre cinquecentomila in più dall’inizio della crisi. Quasi un milione di lavoratori sono transitati in lunghi periodi di cassa integrazione. Il tasso di disoccupazione effettivo supera il 10%. Una situazione allarmante per i giovani sotto i 25 anni e per le donne. Le retribuzioni, già tra le più basse nell’area Ocse, subiscono i contraccolpi della cassa integrazione. A questi dati si aggiunge un elemento – continua Speranza – che oggi più che mai diventa essenziale affrontare, affinché non si verifichino più casi di morti bianche. La sicurezza sul lavoro è un punto dolente su cui il Partito Democratico deve assolutamente riflettere e lavorare duramente alla costituzione di un sistema lavoro che tenga dentro assunzioni più solide e tutela dei diritti dei più deboli. Il Pd, con la presentazione dell’emendamento di cui è primo firmatario Cesare Damiano e che si riferisce all’articolo 31 del testo presentato dal Governo, ha impedito di certificare clausole compromissorie su vertenze future, impedendo di fatto che al di fuori di accordi sanciti dalla contrattazione collettiva, il lavoratore sia lasciato solo a decidere all'inizio del rapporto di lavoro di quali strumenti avvalersi per la tutela dei propri diritti. È proprio in questa direzione che il Partito Democratico – conclude il segretario del Pd lucano – deve concentrare le proprie forze e muovere azioni politiche affinché la Basilicata e l’Italia intera diventino quei luoghi in cui ricerca, formazione e lavoro non debbano più essere cause di battaglie, ma consolidati pilastri al servizio della democrazia, della libertà e dello sviluppo”.
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