Ieri pomeriggio presso la sede regionale del Partito Democratico della Basilicata si è tenuto il Forum sull’Università e la Ricerca. Numerosa la partecipazione e qualificati gli interventi. Il dibattito a cui ha partecipato, tra gli altri, Piero Lacorazza, Presidente della Provincia di Potenza, è stato coordinato da Valerio Tramutoli e da Salvatore Margiotta.
Il segretario regionale del Partito Democratico della Basilicata, Roberto Speranza, ha introdotto i lavori soffermandosi sulla necessità di difendere il sistema Università e di favorire la Ricerca nel momento in cui questi due settori vengono considerati come un capitolo di spesa da tagliare e non come fondamentali pilastri per la formazione, la crescita e lo sviluppo di una intera comunità. L’Università degli Studi della Basilicata rappresenta una leva essenziale per costruire uno sviluppo reale e duraturo nella nostra regione. In questo senso, ha continuato Speranza, mi preoccupano molto le iniziative del governo nazionale che pongono ad atenei come il nostro veri e propri problemi di sopravvivenza. Nel tentativo di riordinare il nostro sistema universitario si rischia di compromettere il funzionamento ordinario delle nostre istituzioni universitarie ed in modo particolare degli atenei più piccoli e più giovani delle aree economicamente svantaggiate. L’autonomia delle Università di cui tanto si parla, ha concluso il segretario, non può essere intesa come un iniquo abbandono di atenei che come il nostro rappresentano un presidio vitale per l’intero territorio. In modo particolare, pare errato immaginare standard di qualificazione che non tengono in alcun modo conto delle specificità storiche e territoriali in cui ciascun ateneo si trova ad operare.
Il ruolo che oggi viene attribuito alle Università, ha poi affermato Valerio Tramutoli, è declinata ad una mera gestione aziendale. Esse sono relegate a fabbriche di mestieri e la conoscenza è messa solo a servizio della competitività aziendale. È opportuno che, assieme a questo, si decida di incentivare le eccellenze garantendo a tutti i cittadini un egualitario accesso alle università. Occorre, ha concluso Tramutoli, che l’emigrazione di cervelli si
tramuti anche in immigrazione e che, pertanto, anche l’Università della Basilicata possa essere messa nelle condizioni di accogliere studenti dalle altre Regioni d’Italia.
Il filo rosso che ha legato il nocciolo di tutti gli interventi è la ricentralizzazione della Ricerca che, se applicata solo alle attività produttive, alle imprese, significa una perdita della natura della ricerca stessa con un abbassamento pericoloso della sua qualità. Pur tenendo presente la funzione di supporto al mondo economico, produttivo, industriale, va salvaguardata la possibilità di dare al mondo della Ricerca la sua indipendenza culturale, la sua funzione sperimentale speculativa, la opportunità di dar prova della propria qualità. È solo in questo modo che essa può assurgere a guida nella fase della pianificazione e della progettazione delle dinamiche produttive. Centrale è anche la questione dell’ottimizzazione del rapporto con la committenza che, spesso, rappresenta, ha affermato Salvatore Margiotta, il punto debole dell’interazione ricerca-imprese. Il Deputato del Pd Lucano ha poi delineato la struttura del Forum che si svilupperà lungo quattro macroaree: politiche universitarie nazionali, Università degli Studi della Basilicata, con particolare attenzione anche all’appeal e all’attrattività delle nostre città e della nostra regione, Enti di Ricerca, rapporto tra Ricerca e committenza pubblica e privata.
(bas – 04)