Parte la terza edizione di Percorsi umani

Al via la terza edizione della manifestazione Percorsi Umani organizzata dall'assessorato alle Politiche Sociali, Pace e Immigrazione della Provincia di Potenza, e dall’associazione di promozione sociale Zer0971 in occasione del 62° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani.
La manifestazione, in calendario dal 26 novembre al 12 dicembre 2010, prevede diversi appuntamenti (ingresso gratuito) dal teatro alla musica-danza, dal cinema alla letteratura, che si terranno a Potenza, Rionero e Rivello.
Il cartellone è stato presentato in mattinata, a Potenza, nel corso di un incontro dall'assessore provinciale alle politiche sociali, Paolo Pesacane e dal presidente di ''Zer0971'', Giuseppe Vendegna.
«Con Percorsi Umani – commenta Giuseppe Vendegna presidente dell’associazione Zer0971 – prosegue l'impegno dell'associazione a sensibilizzare la società civile sul delicato tema dei diritti dell'uomo. L'anniversario del 62° anno dalla Dichiarazione Universale dei diritti Umani è l'occasione per sviluppare un'azione straordinaria di educazione e informazione sulla pace e i diritti attraverso le diverse forme artistiche della letteratura, del teatro, del cinema, della danza e della musica».
Per l’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Paolo Pesacane con la manifestazione «prosegue l’impegno della Provincia che negli ultimi anni ha sempre messo in campo iniziative finalizzate a promuovere, in chiave non solo celebrativa, la giornata della dichiarazione dei Diritti Umani. Questa manifestazione – aggiunge – è finalizzata a stimolare pensieri e riflessioni sull’importanza della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, approvata dall’Onu il 10 dicembre 1948, e sulla sua attuazione ancora lontana dall’essere raggiunta nel mondo e sullo stesso territorio nazionale dove gli immigrati faticano a vedere riconosciuto il diritto di cittadinanza. L’obiettivo – conclude – è quello di contribuire alla promozione e produzione di senso e di cultura partendo dalla nostra realtà, in un Paese come l’Italia dove la politica dei respingimenti nega qualsiasi diritto. Non si tratta quindi di parlare di un altrove che non riguarda noi, ma di ciò accade sul territorio nazionale».
(bas – 04)

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