Pardi (Fnp Cisl) su ticket sanitari

“Mentre le autorevoli statistiche nazionali ci ricordano che la Basilicata è diventata in assoluto la regione più povera d’Italia e che i suoi pensionati hanno le rendite più basse del Paese, l’Ente Regione si affretta ad introdurre i ticket sanitari che finiscono per colpire i più deboli. Come dire, oltre al danno, la beffa”.
E’ questo il commento di Vincenzo Pardi, segretario generale dei pensionati Cisl lucani, in merito alle ultime novità della Manovra finanziaria nazionale, all’indomani dell’annuncio del segretario generale confederale, Bonanni, circa la mobilitazione della Cisl in tutte le regioni d'Italia “perché le strutture sindacali chiedano tavoli di verifica immediati con i Presidenti delle regioni per individuare risorse alternative, a partire dal taglio dei costi della politica, alla introduzione dei tickets, innescando per questo delle vertenze sindacali a livello regionali a tutela delle fasce più deboli".
"Altre regioni ben più ricche della Basilicata (come Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige) hanno congelato il ticket sanitario – aggiunge Pardi – perché la nostra regione non ha fatto altrettanto? Evidentemente si vuol far ricadere il carico dei costi e dei tagli della manovra finanziaria del Governo ancora una volta sulle spalle dei più deboli, dei lavoratori e dei pensionati. Si strizza il limone, insomma, mentre i soliti noti continuano a percorrere i privilegi e le scorciatoie. La questione etica e il merito rimangono ancora principi solo enunciati e le rendite dei nonni contribuiscono a sostenere famiglie e giovani. “In questa società al contrario – conclude amaro Pardi – è sempre più difficile spiegare ai nostri nipoti il senso di parole per noi fondamentali come ‘regole’ e ‘valori’”.

BAS 05

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