Parco Appennino Lucano, workshop su biodiversità

Il secondo workshop del convegno nazionale “Biodiversità e risorse del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese”, svoltosi ieri pomerggio nella sede del Parco a Marsico Nuovo, ha approfondito gli aspetti della Biodiversità, delle risorse energetiche e dello sviluppo locale. Il Giovanni Figliuolo dell’Università di Basilicata ha mostrato i risultati del progetto AgriBiodiversity. Questo lavoro, avviato nel 2003 in Val d'Agri da Eni, in partnership con Shell Italia, con l'Università della Basilicata e con FFI (Fauna & Flora International) e IUCN (The World Conservation Union), ha consentito di svolgere un'indagine sullo stato della biodiversità dell'area e di valutare il ruolo delle attività petrolifere e di altre pressioni antropiche nel determinare i cambiamenti ambientali avvenuti in Val d'Agri e nelle aree adiacenti. Figliuolo ha sottolineato come le attività di monitoraggio mostrino che i territori del Parco siano tuttora ricchi di biodiversità ma che comunque sia sempre necessario un costante lavoro di controllo dell’impatto tecnologico sull’ecosistema. Paolo Carnevale, Responsabile Ambiente, Sicurezza e Permitting Distretto Meridionale Eni, ha invece illustrato ciò che l’Eni mette in opera per le comunità locali. Da eventi a iniziative per l’informazione sull’ambiente, soprattutto nelle scuole, fino ad arrivare al finanziamento di filiere di sviluppo locali e di progetti per la promozione turistica del territorio. Progetti condivisi con la comunità, per farla crescere assieme al Parco ed alle risorse energetiche che non devono essere considerate incompatibili rispetto ad uno sviluppo ecosostenibile. La Basilicata, del resto, così come l’ha definita Massimo Scuderi, Direttore Generale della Società Energetica Lucana, è una regione di energie. Lo sviluppo di queste, uno sfruttamento equilibrato di tali risorse, deve essere considerato occasione per mettere in condizione l’ambiente di preservarsi e di raggiungere un modello da ammirare. Il Severino Romano dell’Università di Basilicata ha invece evidenziato le potenzialità dell’impresa che utilizza l’ambiente come risorsa. Sullo stesso tema Livio Chiarullo, ricercatore della Fondazione Mattei, che ha mostrato i dati di incremento dell’ecoturismo e di quanto tale sistema potrebbe apportare per l’incremento dell’economia del territorio.
(bas – 04)

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