Curato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità, in collaborazione con la Legambiente Basilicata, il rapporto Basilicata a tavola è un’analisi approfondita sul sistema dei controlli e di prevenzione per la sicurezza alimentare svolto nel corso del 2008 e del 2009 nella regione Basilicata.
Il dossier, che sarà presentato venerdì 4 febbraio, alle ore 10.30 nella Sala Bramea del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, – si legge in un comunicato di Legambiente – si colloca in un contesto importante per la salvaguardia del Made in Italy, all’indomani della prima normativa che disciplina l’etichettatura dei prodotti e obbliga i produttori a dichiararne l’origine e l’eventuale presenza di organismi geneticamente modificati.
Il rapporto nasce sul modello del dossier nazionale, “Truffe a tavola”, elaborato da Legambiente e dal Movimento Difesa del cittadino, la cui prima pubblicazione risale al 2004. L’esperienza nazionale è ormai consolidata e, pur cambiando etichetta nel tempo, tramutandosi in “Italia a tavola”, ha continuato a studiare e valutare le frodi e le sofisticazioni di tutta la filiera agroalimentare.
Lo studio regionale si basa sui dati rilevati dall’attività dei vari Corpi dello Stato: Carabinieri per la Tutela della Salute, Nas di Potenza, Ispettorato per il Controllo della Qualità dei prodotti agroalimentari – sede di Potenza, Corpo Forestale dello Stato – Comando Regionale di Basilicata, Guardia Costiera di Maratea, Assessorato alla Salute della Regione Basilicata, e tende non solo a confrontare le variazioni avvenute nella nostra Regione nel corso degli anni presi in considerazione, ma anche a mettere in relazione il dato locale con quello nazionale.
Il Dossier – spiegano i promotori – sarà presentato da: Daniela Pandolfo, Legambiente Basilicata e Pietro Fedeli, direttore Osservatorio Ambiente e Legalità Regione Basilicata.
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