“Le indicazioni del Piano olivicolo nazionale per la Basilicata sono molto deludenti. Ci sono proposte che non rispecchiano la drammatica situazione in cui versano centinaia di imprese. Le risorse finanziarie sono soltanto “virtuali” o già impegnate”. E’ il commento del vice presidente regionale della Basilicata della Cia-Confederazione italiana agricoltori Paolo Carbone.
“Il comparto in Basilicata, secondo i dati contenuti nel Piano olivicolo nazionale del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, conta su 29 mila ettari di superficie olivetata, una produzione di olio di pressione pari a 6.533 tonnellate l’anno e 142 frantoi in attività.
Si è atteso più di due anni, ma da questo Piano – afferma Carbone – non vengono risposte concrete ed incisive ai gravi e complessi problemi dei nostri produttori che fanno i conti con costi in continua ascesa, con prezzi delle olive in drammatico crollo e con redditi sempre più falcidiati”.
La Cia, che con altri protagonisti della filiera olivicola ha siglato nei giorni scorsi un importante accordo interprofessionale finalizzato alla valorizzazione delle produzioni nazionali, ha chiesto di ridiscutere il Piano aprendo al più presto un tavolo di confronto tra Governo, Regioni e tutte le componenti del sistema olivicolo.
bas 02