La Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista), in un comunicato stampa, reputa “sconcertanti le notizie che arrivano dall'area industriale di Tito scalo (PZ). Infatti, dal Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n.25 del primo luglio 2010, si apprende di un avviso di procedura di fase di verifica, screening, relativo ad un progetto per la realizzazione di un “Impianto sperimentale per la termovalorizzazione dei rifiuti”, ricadente nel comune di Tito. La Regione Basilicata ha ritenuto compatibile la realizzazione di questo nuovo inceneritore di rifiuti con il bando per la reindustrializzazione del sito produttivo della ex Daramic, stanziando fondi regionali pari a 32milioni e 22mila euro”. Per la Ola con questa scelta “si condanna definitivamente un territorio fortemente inquinato dalla presenza delle vasche fosfogessi nell'area dell'ex Liquichimica e da altre gravi problematicità ambientali”. La Ola “considerando scellerato tutto questo, auspica da un lato che la magistratura faccia definitivamente luce sulle responsabilità sull'inquinamento dell'area industriale di Tito scalo e, dall'altro, chiede maggiori dettagli sul progetto alla Regione e al sindaco di Tito”.
(bas – 04)