“La nuova Giunta De Filippo rappresenta l’ennesima decisione arrogante che colpisce duramente la democrazia politica della rappresentanza e non tiene conto del voto popolare.
Insomma, è una scelta prepotente tipica di una cultura Presidenzialista che il governatore De Filippo sta contrapponendo alla democrazia”.
E’ quanto afferma in una nota il segretario generale della Funzione pubblica Cgil, Angelo Summa.
I lucani – dice il segretario – votano per il centrosinistra ed i suoi rappresentanti e si ritrovano in Giunta, al Governo della Regione, uomini che fino a ieri erano possibili candidati del centrodestra.
Una pratica politica questa orientata al trasformismo e alla acquisizione di uomini vicini ad altri schieramenti politici. È una pericolosa trasformazione culturale del centrosinistra che ormai rinuncia a formare le sue classi dirigenti attorno ai propri valori e temi, preferisce abdicare alla sua identità politica e morale.
Ha prevalso la linea di chi, da tempo, teorizza che non serve lavorare nel territorio, tra e con la gente per formare una propria classe dirigente, ma che basta semplicemente portare dalla propria parte persone rappresentative. Navazio ne è un esempio tangibile.
Personalmente – aggiunge Summa – non credo che questa pratica politica possa in qualche modo contribuire a costruire un futuro migliore per la nostra regione e per i lucani. Un imprenditore alla sanità rappresenta un grosso rischio per il sistema sanitario lucano. Per quanto ci riguarda come funzione pubblica difenderemo il diritto alla salute dei lucani, diritto che dovrà continuare ad essere garantito da un sistema sanitario pubblico.
La nostra regione vanta, contrariamente a quanto avviene in altre regioni del mezzogiorno, un sistema sanitario in “buona salute” anche grazie ad una limitata presenza di sanità privata.
La prevalenza del sistema sanitario pubblico ha messo al riparo, sino ad oggi, la nostra regione e i suoi cittadini dal forte indebitamento che affligge altri SSR e dall’abbassamento del livello della qualità dei servizi (la Regione Campania ne è un esempio).
La sanità è un settore delicato che non può essere gestito come una azienda”.
L’esponente della Cgil ritiene che sia “un momento molto delicato per la sanità nella nostra regione, si devono ancora portare avanti le scelte di riforma che faticano a concretizzarsi. Si deve dare piena attuazione alla legge 12, si deve portare seriamente a termine la riqualificazione della rete ospedaliera al fine di liberare risorse da destinare alla ricerca e all’innovazione. Abbiamo bisogno di un sistema pubblico forte in grado di imporre, con competenza, le regole al privato.
Il rapporto pubblico-privato è un aspetto molto delicato che merita una particolare attenzione da parte del Governo regionale, competente nella definizione dei criteri per l’accreditamento e responsabile dei necessari controlli.
Siamo convinti – conclude Summa -che si vuole continuare a tenere la nostra regione fuori dal baratro dell’indebitamento, occorre ridurre al minimo l’offerta della sanità privata convenzionata. Abbiamo bisogno di un sistema sanitario attento ai bisogni reali di assistenza e non agli interessi delle imprese, onde evitare che la sanità lucana diventi solo business e malaffare”.
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