Per il consigliere regionale del Pdl il tratto versa in uno stato di degrado. “Nella nostra regione, sottolinea, le azioni di ordinaria amministrazione si concretizzano nell’emergenza”
"Il raccordo autostradale Potenza- Sicignano è fondamentale per il sistema viario della Basilicata. Questo aspetto sembra essere stato dimenticato dalle istituzioni regionali che non si preoccupano affatto di garantirne la fruibilità e la sicurezza”. Lo sottolinea il consigliere regionale Michele Napoli (Pdl), il quale afferma che “il governo regionale, da quando si sono manifestati problemi di tenuta dei viadotti, non ha mai messo in campo delle azioni incisive per impostare, di concerto con l’Anas, un programma completo di verifica e risistemazione dell’arteria. Il raccordo autostradale mostra i segni di un completo abbandono, non solo per i numerosi tratti da percorrere a corsia unica ma anche per la condizioni delle piazzole di sosta ridotte ormai a delle vere e proprie discariche a cielo aperto”.
“Il tratto di competenza territoriale – precisa il consigliere – è divisibile tra Basilicata e Campania ma il gestore unico dell’arteria resta l’Anas che non sembra preoccuparsi troppo dello stato di degrado in cui versa il raccordo.
I viadotti che si snocciolano lungo i 40 Km del percorso destano sicuramente preoccupazione a causa di una manifestata fragilità. Alla luce dei fatti sono spontanee anche considerazioni di carattere tecnico sui criteri di costruzione e sui materiali usati”.
“Perché – si chiede il consigliere – la manutenzione è stata assolutamente trascurata dall’Anas che non si è mai preoccupata di effettuare delle verifiche statiche dei viadotti? Perché la Regione Basilicata non mai richiesto relazioni periodiche sullo stato di manutenzione del raccordo?”.
“Nella nostra regione – continua Napoli – tutto viene lasciato al caso, mentre le azioni che dovrebbero essere di ordinaria amministrazione si concretizzano nell'emergenza. Non è più accettabile che, il Governo regionale non abbia chiaro il quadro complessivo dello stato del raccordo e che non abbia mai avviato un’azione politica di concerto con la Regione Campania per approntare un piano comune e richiamare l’Anas alle proprie responsabilità”. Napoli conclude ponendo un interrogativo: “ è davvero improponibile quanto indicato?”.