“La responsabilità, dichiara l’esponente del Pdl in Consiglio regionale, è da attribuire non solo all’Anas, che ne ha quella diretta, ma alla Regione che non ha mai programmato azioni di controllo e investimenti mirati”
“L’Anas parzialmente risponde, la Regione invece tace rispetto alla nostra severa presa di posizione sui ritardi registrati dai lavori che interessano il raccordo Sicignano-Potenza”. Lo afferma il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli il quale precisa che “attraverso i microfoni del Tg regione l’Anas motiva i ritardi che hanno portato alla mancata riapertura del ponte di Picerno nei tempi stabiliti, adducendo motivazioni tecniche che fanno scivolare al mese di maggio il ‘taglio del nastro’”.
“Circa la riapertura del ponte – prosegue il consigliere del Pdl – i tempi ormai si decidono strada facendo, e guai se non fosse così. Quello tuttavia che preoccupa di più, in questo momento, è la sensazione che si tenti di deviare il discorso riguardo allo stato di salute degli altri viadotti e, quindi, dell’intero raccordo autostradale. La Regione tace. Lascia che le cose scorrano al di la dell’impegno che gli amministratori regionali dovrebbero manifestare quotidianamente, nel mentre la già precaria viabilità della nostra regione necessita di un monitoraggio continuo”.
“Periodicamente, destiamo l’attenzione – sottolinea Napoli – rispetto a questo problema ma nulla sembra scalfire la corazza impenetrabile della politica del centro-sinistra che, come è suo costume, tenta di sottacere i reali problemi del nostro territorio”.
“Se il raccordo autostradale Sicignano-Potenza versa in una situazione di precarietà, la responsabilità – conclude l’esponente del Pdl – è da attribuire non solo all’Anas, che ne ha quella diretta, ma alla Regione stessa che non ha mai programmato azioni di controllo e investimenti mirati che avrebbero dovuto garantire una manutenzione costante”.