“Più competitività del settore agricolo. Più qualità della vita nelle zone rurali. Si punta alla diversificazione dell’economia rurale al fine di rafforzare il settore primario lucano valorizzando le produzioni agro-alimentari del Marmo Platano”. E’ la volontà che i Comuni di Muro Lucano e Baragiano, grazie ai tecnici Enzo Mariano e Luciano De Vito e agli agricoltori, hanno messo in campo col patrocinio dato per la realizzazione della progettazione integrata di filiera sia per il comparto Carni e sia per il comparto Latte.
Il primo cittadino di Muro Lucano, Gerardo Mariani esprime viva soddisfazione per “l’approvazione degli elenchi dei soggetti proponenti predisposti dalla task force di “Progettazione Integrata di Filiera”. Tra le filiere territoriali approvate vi è quella del Comune di Muro Lucano e di Baragiano”.
Per il sindaco Mariani “ grazie all’accreditamento delle proposte di interesse del Pif Carne e del Pif Latte si punta a valorizzare e promuovere le produzioni tipiche del territorio del Marmo Platano al fine di ottenere l’integrazione di reddito per le aziende agricole zootecniche. Sarà garantita la certificazione e la tracciabilità dell’intera filiera. Ma c’è di più. Si rafforzerà soprattutto la cooperazione tra i soggetti della filiera per la promozione di innovazioni di prodotto e di processo dando più solidità anche all’infrastruttura logistica. Ed ancora si metteranno in campo azioni concrete per l’ammodernamento strutturale dotazionale, per la riduzione dell’impatto ambientale ed il miglioramento del benessere degli animali. La strategia è quella dell’attivazione delle misure strutturali e di formazione al fine di ampliare sia la produzione sia la vendita dei prodotti dell’area anche nei mercati extraregionali ed esteri. Tra i partner anche l’Istituto zootecnico sperimentale di Bella Muro”.
“Si tratta di un segnale di forte discontinuità rispetto alle consuete azioni di programmazione, marketing e promozione delle produzioni agro-alimentari-industriali- ha concluso Mariani- e da ora attraverso l’aggregazione di diversi operatori con il partenariato di filiera ed col patrocinio di Enti pubblici e privati, il patrimonio enogastronomico può davvero rappresentare uno dei punti di forza dell’economia del Marmo. Un’azione messa in campo grazie ad una lungimirante cultura del territorio. La grande speranza è che anche altri comuni limitrofi partecipino a servizi associati e ad un forte programma operativo messo in campo attraverso il Piano Strutturale di zona”.
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