Il capogruppo del Pd commenta l’approvazione della mozione del Pd e sottolinea il voto unanime del Consiglio regionale
Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vincenzo Viti, esprime la propria soddisfazione per l’approvazione, avvenuta ieri in Consiglio regionale, di una mozione proposta dal gruppo Pd sull’istituzione a Matera di una sede distaccata della Scuola di Alta formazione e studio dell’Istituto Superiore per la conservazione e il restauro. Viti sottolinea in particolare il voto unanime registrato sul documento da lui proposto, “che testimonia la sensibilità di tutti i gruppi di maggioranza e opposizione”, e ringrazia in particolare il consigliere Sarra, “che ha aderito a questa iniziativa sostenendola in Aula”.
Viti ripercorre il complesso iter avviato già da alcuni anni per l’istituzione della Scuola di restauro, una scelta “gratificante per la Basilicata e la città di Matera”, e finalizzata “alla creazione di un’area eccellente di formazione, di ricerca e di innovazione per la conservazione del patrimonio culturale, nonché al rilascio del titolo accademico di restauratore, equipollente al diploma di laurea specialistica quinquennale”. Una iniziativa nata nel rispetto del nuovo codice dei beni culturali e del paesaggio, che prevede la creazione di centri con la partecipazione di soggetti pubblici e privati, cui affidare attività di ricerca, sperimentazione, studio, documentazione ed attuazione di interventi di conservazione e restauro sui beni culturali di particolare complessità. La Regione Basilicata ha assunto l’onere finanziario del progetto ed ha promosso il coordinamento tra gli enti pubblici interessati attraverso un protocollo d’intesa firmato il 4 settembre 2007 da Ministero dei Beni Culturali, Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, Provincia e Comune di Matera, Fondazione Zétema. Successivamente, dopo che il Comune di Matera ha individuato un edificio idoneo ad ospitare la prestigiosa istituzione scientifica (ex convento di santa Lucia alla Fontana), la Regione e il Comune “hanno garantito i lavori di funzionalizzazione dell’edificio storico con un finanziamento di 3,5 milioni di euro”, mentre “altre risorse per 1 milione di euro, finalizzate al completamento e all’adeguamento degli spazi della ricerca e dell’insegnamento, sono state attribuite alla direzione regionale del Ministero dei beni Culturali”.
E’ stato quindi definito dagli uffici ministeriali un aggiornato schema di convenzione, che tiene conto della sede individuata, delle risorse impegnate e di alcune precisazioni regolamentari del Ministero. Un documento che nonostante il consenso manifestato dai due diversi segretari generali del Mibac che si sono succeduti nell’ultimo periodo, non è stato ancora trasmesso agli altri enti e alle istituzioni interessate. Ecco perché, conclude Viti, la mozione impegna il presidente della Giunta “a convocare, in un incontro chiarificatore e in tempi ravvicinati, i rappresentanti delle istituzioni e degli enti firmatari del protocollo d’intesa e della convenzione per definire il contenuto di un nuovo atto disciplinante i rapporti e gli impegni dei singoli soggetti e procedere in tempi solleciti all’approvazione della definitiva convenzione e alla successiva sottoscrizione del nuovo atto disciplinare, tenendo conto che solo dopo tali adempimenti scatta l’obbligo del Ministero di emettere, entro due mesi, il decreto istitutivo della scuola in Basilicata, con sede a Matera”.