Mollica su Piano casa

Il consigliere del Movimento per le Autonomie annuncia la presentazione di una proposta di legge di modifica alla Legge regionale n.25/2009

“Il piano casa va aiutato a decollare”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica, il quale annuncia la presentazione di una proposta di legge di modifica alla Legge regionale n.25 dell’agosto 2009 inerente le misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

“La necessità di intervenire per modificare il Piano Casa – continua Mollica – deriva dalla volontà di aiutare realmente il settore edilizio con conseguente rilancio dell’economia, intenzione questa che aveva ispirato l’attività svolta dalla terza Commissione consiliare nella scorsa legislatura e che aveva visto l’approvazione della legge in tempi brevi, rispetto ai ritardi accumulati dal resto delle Regioni italiane. Questo dato, tra l’altro è stato evidenziato anche dallo studio pubblicato nei giorni scorsi da ‘Il Sole 24 ore’ che ha evidenziato il fallimento del piano casa su tutto il territorio nazionale per una serie di motivazioni, tra cui, appunto, la lentezza delle Regioni nel completare il mosaico normativo”.

“Il mancato utilizzo di uno strumento che nelle intenzioni si presentava come risolutivo della crisi economica del settore edile, – prosegue Mollica – risulta imputabile anche alle difficoltà applicative delle leggi spesso troppo complicate o accessibili solo da alcune categorie e considerate non interessanti dai cittadini e dagli operatori del settore. Infatti, bisogna considerare che quasi tutte le leggi escludono i condomini e i capannoni, riservandone l’accesso a villette e palazzine spesso collocate in periferia. Il settore dell’edilizia paga comunque lo scotto di situazioni legate ad abusi non sanati o a ritardi, nonché alle difficoltà interpretative delle leggi stesse che non riescono a trovare risposte neppure da parte delle stesse amministrazioni sia comunali che regionali”.

“Bisogna quindi intervenire per modificare la legge – conclude l’esponente del Movimento per le Autonomie -, attraverso aggiustamenti e incentivi, in modo da fornire ai cittadini uno strumento adeguato alla realtà e alle necessità e semplificarne le procedure per consentire al settore edilizio di svilupparsi con il conseguente rilancio dell’economia”.

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