MEZZOGIORNO, UIL: UN PERCORSO PER SUPERARE PROBLEMI

Favorire il “Buon Governo” per migliorare l’efficienza e
l’efficacia della Pubblica Amministrazione; creare “Occupazione” per sostenere la crescita del buon lavoro; investire in “Infrastrutture materiali ed immateriali”per garantire lo sviluppo del Mezzogiorno: sono le tre idee-forza della Uil per il Sud. E con esse un “pacchetto di proposte”: la costituzione di una “Agenzia nazionale per il Mezzogiorno” promossa e condivisa dalle Istituzioni nazionali e regionali, con il compito non tanto di gestire le risorse, quanto di selezionare i progetti di investimento verso progetti di qualità, superando le lentezze ed i ritardi nell’impiego delle risorse; la leva della premialità per quelle Amministrazioni Locali che garantiscano il pagamento dei fornitori entro 90 giorni attraverso la deroga del Patto di Stabilità; forti azioni di contrasto alla criminalità che spesso ha alimentato, ed alimenta, forme clientelari ed assistenziali che contribuiscono alla diffusione di quella “zona grigia” dovuta all’intreccio tra burocrazia ed illegalità, organizzata o meno.
La Uil – sottolinea il segretario generale regionale della Basilicata, Carmine Vaccaro – indica un percorso virtuoso per superare i problemi che emergono dal Rapporto annuale 2009 del ministero dello Sviluppo economico sugli interventi nelle aree sottoutilizzate presentato al Parlamento. In sintesi, secondo il Rapporto Fitto prosegue il trend negativo della disoccupazione al Sud che registra anche nel primo trimestre 2010 una nuova flessione (-0,4% rispetto al trimestre precedente) a fronte di un moderato incremento (0,3%) del resto dell'Italia. Particolarmente “grave” è la situazione dei giovani, soprattutto nella fascia d'età 15-24 anni, il cui tasso di disoccupazione, a livello nazionale, è giunto ad aprile al 29,5%, con percentuali medie nel 2009 pari al 36% al Sud e al 20,1% al Centro-Nord. Tuttavia, il documento sottolinea che nel 2009 “la crisi ha colpito meno pesantemente il sistema produttivo” del Mezzogiorno, con una caduta del Pil relativamente meno accentuata (-4,1% rispetto a -5,3% nel Centro-Nord). Più marcata al Sud, invece, la caduta dei livelli occupazionali: -3% contro -1,1% nel Centro-Nord. “La costante flessione dell'occupazione al Sud incide – si legge – su un mercato del lavoro strutturalmente debole, a motivo dei bassi tassi di occupazione e di attività femminile e giovanile”.
Alla luce di questi dati – dice il segretario della Uil – è indispensabile, quanto mai urgente, mettere in moto tutti i processi per assicurare il tema della selettività e strategicità degli interventi, della qualità della progettazione, della qualità e velocità della spesa, della concentrazione delle risorse. In questo contesto è prioritario un forte impegno nazionale a favore dello sviluppo del Mezzogiorno, in quanto una migliore riprogrammazione degli interventi e delle risorse contribuirebbe in modo significativo a ridurre il divario fra il Sud ed il resto del Paese.
La priorità è la qualità della spesa e, non solo la quantità, con un forte coordinamento con le politiche ordinarie mirate soprattutto al contrasto all’illegalità e al lavoro sommerso. Per cui le priorità si cui concentrare gli sforzi sono l’efficienza della Pubblica Amministrazione, le grandi infrastrutture strategiche ed il lavoro. Per favorire nuova e buona occupazione è indispensabile che tutti facciano la loro parte con scelte coraggiose. Le Istituzioni concentrando le risorse del FAS che, anziché essere utilizzate per il ripiani dei disavanzi della sanità, potrebbero essere destinate a un più ampio credito d’imposta occupazione nel Mezzogiorno, condizione imprescindibile per una NO TAX AREA. Le parti sociali ed economiche che, attraverso lo strumento della contrattazione possono favorire la buona e duratura occupazione. E’ questa – dice Vaccaro – la sfida che la UIL lancia a tutte le Istituzioni e alle parti sociali per un rinnovato “contratto per Il Mezzogiorno”. Perché e sempre più evidente che la questione del Mezzogiorno è questione che investe l’intero “sistema Paese” oggi più di ieri dato l’attuale momento di crisi. La crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno, potranno affermarsi innanzitutto attraverso una forte azione di rinnovamento teso all’efficienza ed all’efficacia della spesa pubblica e con approcci concreti su grandi scelte strategiche”.
(bas – 04)

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