Il consigliere regionale Franco Mattia sostiene che “la vocazione meridionalista del Pdl ha una ‘prova provata’: il Piano per il Sud che è tra le quattro priorità indicate dal Governo per il prossimo autunno”
“Il lavoro del ministro Fitto – dice Mattia – solo da poche settimane titolare della delega alle politiche di coesione e sviluppo, è arrivato a conclusione. Dopo la delibera Cipe che ha sbloccato 13 miliardi di Fas e Fondi Ue 2000-2006 e dopo gli incontri con le Regioni del Sud, il quadro è decisamente più chiaro. Si punterà su tre aspetti fondamentali: infrastrutture, ricerca-competitività e sicurezza. Per le infrastrutture della mobilità saranno individuate, ed è qui la principale novità, non più di 7-8 opere realmente strategiche. Nell'elenco, per quanto ci riguarda direttamente, ci saranno certamente il completamento del finanziamento della Salerno – Reggio Calabria, la strada statale 106 Jonica. Tra gli altri progetti strategici candidati figura l'ammodernamento della rete ferroviaria tra Salerno e Reggio Calabria, dunque, compreso il tratto lucano”.
“Grandissime opere – sottolinea Mattia – che, nel disegno del Governo, dovrebbero spazzare via anni di cattiva programmazione dispersa su migliaia di interventi a pioggia. Per queste ragioni ogni lezione di meridionalismo, ogni ‘fuoco amico o nemico’ e ogni polemica contro la strategia del Pdl per il Sud sono fuori luogo. Quello che ci preoccupa, piuttosto – aggiunge Mattia – è come si attrezzerà la Giunta regionale della Basilicata in vista del Piano per il Sud, per utilizzare tutte le occasioni e gli strumenti di nuova programmazione voluti dal Governo e per accelerare la spesa del Programma operativo Basilicata 2007-2013. Per questo, continuo a ritenere che la prima priorità riguarda la strategia di spesa, a partire dalla riprogrammazione dei fondi comunitari che non possono più rispondere a logiche improduttive e di assistenza. Se non si migliora la qualità della spesa e, contemporaneamente, il monitoraggio dei flussi finanziari, se non si responsabilizza la classe dirigente della Regione, ogni sforzo del Governo risulterà vano”.