L’esponente del Pdl propone che il Consiglio regionale promuova un evento per approfondire gli aspetti storici e quelli legati alla religiosità popolare
“La devozione e la diffusa religiosità popolare intorno alla figura di San Rocco, che si rinnovano oggi, vedono l’amministrazione comunale di Tolve, pur alle prese con non pochi problemi di limitate risorse finanziarie, rafforzare il proprio impegno attraverso l’evento denominato ‘Percorsi Rocchiani’. L’auspicio è che attraverso il Piot al quale ha aderito il Comune di Tolve, e soprattutto attraverso specifici programmi regionali sia possibile attuare nuove azioni, specie in campo infrastrutturale, per migliorare l’accoglienza dei numerosissimi fedeli che raggiungono in questi giorni la Chiesa Madre di Tolve”. E' quanto sostiene il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), sottolineando che “la devozione popolare è diffusa non solo a Tolve ma in oltre una ventina di comuni della regione che hanno come Patrono San Rocco”.
Nell’evidenziare “la personalità di San Rocco, che secondo recenti studi, esercitò un potente fascino sull'Italia, sull’Europa e sui romani”, Mattia afferma che “il ruolo di Tolve non si limita agli aspetti devozionali, ma investe anche il settore degli studi storico – biografici, grazie all’impegno della chiesa locale e di alcune associazioni, tra le quali ‘Amici del Pellegrino’, da anni impegnati ad organizzare importanti convegni di studi”. Di qui secondo Mattia il ruolo del Consiglio regionale che, oltre a patrocinare eventi e iniziative culturali nell’ambito del cartellone di manifestazioni che ad agosto e a settembre sono dedicate a San Rocco, può essere quello di coordinamento e di raccordo delle iniziative di studi per promuovere in Basilicata un evento per approfondire oltre agli aspetti di religiosità popolare quelli storici.
“Tra le proposte – continua Mattia – un incontro di studi sulle tradizioni popolari e religiose quale occasione per rilanciare azioni di solidarietà sociale, riprendendo il messaggio di fratellanza e di pace del Santo Pellegrino, messaggio sempre più attuale. Ma i problemi infrastrutturali e dei servizi di accoglienza dei fedeli, per la loro complessità, non possono essere certamente gestiti dal Comune e necessitano di un programma regionale”.