Per il consigliere regionale del Pdl è necessario “accelerare la spesa dei fondi europei ed affrontare le maggiori emergenze che sono economiche e sociali”
“E’ assai magro il ‘medagliere’ della regione Basilicata: due medaglie d’oro (ambiente e istruzione), tre di bronzo (Governance, Lavoro, Economia) e tre ultimi posti (demografia, credito e salute). La fotografia è scaturita da uno studio sulle regioni che, negli ultimi dieci anni, hanno compiuto più progressi sul versante socioeconomico. Indicazioni inequivocabili, come il 13esimo posto assegnato alla Basilicata ex-aequo con il Molise. Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi ma necessari fissati dall'agenda di Lisbona 2010 c’è ancora molta strada da compiere, se non si vuole rimanere nel gruppo delle ‘regioni mediocri’ che non hanno ambizioni europee”. E’ il commento del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) all’indagine ''Il medagliere delle regioni 2000-2010'', che Il Sole 24 Ore e il Centro studi Sintesi hanno elaborato e pubblicato oggi utilizzando 43 indicatori, suddivisi in otto macroaree: ambiente, credito, demografia e famiglia, dinamiche economiche, governance regionale, istruzione, mercato del lavoro e salute.
“L'obiettivo espressamente dichiarato dall’Unione Europea – sottolinea Mattia – è quello di fare dell'Unione la più competitiva e dinamica economia della conoscenza entro il 2010. Caratteristica peculiare è che per la prima volta i temi della conoscenza sono individuati come portanti, pur essendo un documento che spazia in tutti i campi della politica economica: innovazione e imprenditorialità; riforma del welfare e inclusione sociale; capitale umano e riqualificazione del lavoro; uguali opportunità per il lavoro femminile; liberalizzazione dei mercati del lavoro e dei prodotti; sviluppo sostenibile”.
“Di fronte ad un dibattito estivo particolarmente astratto e caratterizzato da un altrettanto teorico confronto di idee sulla governance territoriale, credo – dice il consigliere del Pdl – che gli aridi ma concreti numeri statistici siano particolarmente utili per dettare alla Giunta regionale e alla maggioranza di centrosinistra un’agenda di impegni da assolvere per accelerare la spesa dei fondi europei ed affrontare le maggiori emergenze che sono economiche e sociali. La più grande contraddizione da superare è il quasi primato di diplomati e laureati lucani che non possono dare benefici all’economia regionale perché vanno via a cercare fortuna”.