MATERA, IN LIBRERIA C'ERA UNA VOLTA IL FORNO DI UNA VOLTA

(Artè) Matera – E' già nelle librerie il libro “C'era una volta il forno di una volta” di Nicola Rizzi edito dalla Bmg . Una pubblicazione piacevole nella sua lettura e soprattutto ricco di episodi che hanno riguardato il capoluogo materano negli anni passati in cui i forni erano il simbolo della società del tempo. Nelle famiglie materane si consumava moltissimo pane. Se ne mangiava la mattina, a mezzogiorno e a sera. Era pane buonissimo. I forni offrivano alle famiglie materane la garanzia di cuocere il pane impastato dalle massaie, che dedicavano prezioso tempo per renderlo straordinario con l’effetto cottura. Si cuocevano pezzi dai tre ai cinque perché quando veniva tagliato venivano fuori “cert stafagghion di pen”, che portavano nel fazzoletto rosso i muratori, i contadini che andavano in campagna.

Ma i materani non se ne rendevano conto. Per loro era soltanto un alimento indispensabile e ineliminabile. Tutto questo è accaduto fino al 1950 circa. Dopo quell'anno, in coincidenza con la rivoluzione, anche alimentare, che toccò l'Italia, nella città dei Sassi cominciarono ad arrivare altri cibi, o se ne prepararono di nuovi. Si cominciò ad avere il consumo della carne, del pesce, del burro, dei cibi in scatola in genere… Il benessere consentì di usare in modo più diffuso l'olio d'oliva, il vino, la frutta, anche esotica. Molti cibi arrivavano già belli e confezionati.
bas 02

    Condividi l'articolo su: