"Trent'anni fa l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, ratificata da 186 Paesi, tra cui l'Italia. Eppure, le discriminazioni e i crimini nei confronti delle donne sono ancora drammaticamente attuali, come rilevano indicatori mondiali. Dunque se tanto è stato fatto, molto ancora è necessario fare". Lo dichiara la senatrice Maria Antezza (Pd) in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. "L'impegno del Partito democratico – ha detto Antezza – è cambiare una cultura della violenza che nega alle donne i fondamentali diritti della vita, come la libertà, l'integrità corporea, la dignità della persona, con norme adeguate per la prevenzione e il sostegno dei centri antiviolenza. Siamo fermamente convinti che la violenza contro le donne sia uno dei tratti più vergognosi dei nostri tempi. Anche nel nostro Paese le cifre ci dicono tanto: sette milioni di donne che almeno una volta nella vita hanno subito una violenza fisica o sessuale. Oltretutto si tratta di una realtà sommersa, vissuta in silenzio molto spesso le mura domestiche". "Insomma – ha continuato Antezza – la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza sociale, sia Italia che nel mondo. Ma senza la promozione di una cultura del rispetto della dignità femminile, nessun passo in avanti importante sarà possibile". "Per questo come Pd – conclude Antezza – chiediamo più risorse da destinare ai centri antiviolenza e più risorse per la prevenzione e l'educazione al rispetto della dignità delle donne".
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