MANOVRA GOVERNO, SUMMA (FPCGIL): ATTACCO AL PUBBLICO IMPIEGO

“Un attacco ancor più devastante viene rivolto ai lavoratori pubblici e ai servizi.
Gli stipendi dei lavoratori pubblici, già a partire da quest’anno, saranno congelati per quattro anni”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Angelo Summa, segretario regionale Fp Cgil.
“Per gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli lavoratori pubblici non potrà superare il trattamento in godimento nell’anno 2009, compreso il trattamento accessorio: si congelano quindi per ben quattro anni le retribuzioni dei lavoratori pubblici vanificando anche la contrattazione integrativa.
Ne consegue, che i lavoratori impegnati, ad esempio, in diverse turnazioni, in lavoro straordinario o che vengano investiti di responsabilità previste dal CCNL non potranno percepire la dovuta retribuzione.
A ciò si aggiunge il blocco del turn over, che avrà effetti devastanti in settori già carenti d’organico, basti pensare a settori delicati quali la Giustizia, la Sanità ed i Servizi sociali ed alle pesanti ricadute negative sul livello di vita dei cittadini.
È questa l’idea di efficienza della Pubblica Amministrazione che hanno i ministri del Governo Berlusconi?
E' ora di smetterla con campagne demagogiche e populiste. Il ministro Tremonti si faccia un giro negli uffici giudiziari e nei vari Comuni ed ospedali e scoprirà che sono i lavoratori pubblici che sorreggono le attività e i servizi , facendo doppi e tripli turni senza percepire il giusto e dovuto salario.
La manovra prevede anche l’ennesima stretta in materia di pensioni, posticipando ulteriormente la possibilità di andare in pensione ai lavoratori che hanno già maturato i requisiti; si accelerano inoltre i tempi per l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile delle lavoratrici pubbliche.
Una manovra profondamente ingiusta con cui, ancora una volta, si fa fronte all’emergenza colpendo pensionati e lavoratori dipendenti, ma che non affronta realmente i problemi strutturali del Paese, a partire dall’evasione fiscale, mancando di operare una reale redistribuzione della ricchezza attraverso lo sgravio dei redditi da lavoro dipendente e pensione e l’equa tassazione delle rendite finanziarie e dei grandi patrimoni.
Una manovra che non investe sul Paese e che, non prevedendo alcuna misura a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione, continua ad ipotecare il già precario futuro delle giovani generazioni”.
(bas – 04)

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