Lucani insigni, il messaggio di Folino

Il presidente del Consiglio regionale: le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia occasione per riflettere anche sul contesto nel quale ebbe origine l’emigrazione

“La cerimonia di consegna delle onorificenze ai lucani insigni coincide quest’anno significativamente con l’avvio delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia. E quindi ci offre l’occasione per riflettere sul contesto storico nel quale la prima grande emigrazione lucana ebbe origine. E’ anche questo il modo per onorare gli sforzi dei lucani che in tante parti d’Italia e del mondo ancora oggi cercano di non disperdere le proprie radici, preservando ricordi e tradizioni, diffondendo fra i propri discendenti la lingua italiana e mantenendo vivo e forte il proprio legame con la Basilicata”.

E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, che domani parteciperà (ore 20,00 – piazza del Gesù a Fiumicello di Maratea) alla cerimonia di premiazione dei lucani insigni. Proprio in occasione di questo evento, Folino rivolge “un caloroso indirizzo di saluto ed un sincero ringraziamento ai corregionali residenti all’estero e in altre regioni italiane che in questo mese sono tornati nei paesi lucani di origine. Ci rivolgiamo a loro, ed alle nostre Associazioni presenti in molti Paesi del mondo, perché nell’epoca della grande comunicazione globale ci aiutino a costruire una rete di relazioni sempre più ampia e più profonda, che sappia coinvolgere i giovani e quanti, pienamente inseriti nei Paesi in cui vivono, possono trovare interessante ed anche utile riscoprire le proprie radici e costruire un rapporto con la Basilicata”.

“Del resto – conclude Folino – proprio il premio per i lucani insigni è la dimostrazione che la presenza dei lucani nel mondo non è più legata solo alla nostalgia. Essa si basa sulla forza di generazioni di lucani che hanno attraversato e conosciuto il mondo, integrandosi positivamente in altri contesti, e sulle capacità, competenze, professionalità e qualità di tanti giovani lucani e non, che oggi si confrontano con altre realtà ed arricchiscono anche così l’identità regionale”.

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