Per Falotico, Mollica e Navazio “sulle questioni ambientali, economiche, occupazionali, sanitarie, la gente si aspetta un cambiamento radicale non di facciata così come si sta tentando di fare”
“In Regione non si tratta di una verifica ma di crisi vera e propria”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del gruppo di consultazione Falotico (Plb), Mollica (Mpa) e Navazio (Ial) “in relazione non solo alle voci di insoddisfazione di alcuni consiglieri ma addirittura con un atto dichiarato di vera sfiducia sia nei confronti del proprio segretario regionale di Idv sia nei confronti del Presidente e dell’intero Governo regionale e, ripreso dal capogruppo dei Popolari Uniti che rincara la dose”. A parere di Falotico, Mollica e Navazio “il parallelo fatto tra ciò che ha fatto il Governo nazionale risolvendo questioni ben più importanti in 24/48 ore a fronte del tempo che si profila in quello regionale la dice lunga su come si intendono affrontare le questioni qui in Basilicata. La questione economica le difficoltà sociali a cui è chiamato a dare risposta il Governo regionale è si discontinuità ma non negli uomini ma nel modo di affrontare le questioni e risolverle. Come si può immaginare che un segretario regionale ed assessore non difenda il proprio operato è come chiedere all’oste se il vino che vende è buono. Ecco perché forse era preferibile affrontare le questioni che attanagliano la Basilicata non partendo su ciò che si era fatto ma ciò che bisogna mettere in campo per affrontare il difficile momento”.
“La responsabilità dell’intero Consiglio regionale sulle eventuali proposte che dovrebbero scaturire dalla verifica – aggiungono i tre esponenti dell’Intergruppo – avrebbe trovato sicuramente più coesione e senso di responsabilità se il metodo adottato avesse tenuto conto di altre metodologie che non si rifanno a vecchi metodi della politica che viene rigettata dalla società. Ci si augura, qualora non l’avessero ancora capito il presidente De Filippo ed il gotha politico di questa Regione, che questioni come quelle ambientali, economiche, occupazionali, sanitarie, sociali non possono più essere affrontate così come sono state affrontate sino ad oggi; la gente si aspetta un cambiamento radicale non di facciata così come si sta tentando di fare. E’ su un programma che affronta e risolve nella maniera dovuta le emergenze attuali che il Presidente dovrà chiedere coesione e collaborazione senza infingimenti o modifiche di facciata. Cose sulle quali l’Intergruppo valuterà con senso di responsabilità e a favore della comunità lucana le aperture di credito sinora date”.