“L'annuncio del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo di assumere a Potenza tra le 100 e le 150 unità a salario di ingresso ridotto rappresenta un buon esempio da seguire per promuovere non più solo a parole l'occupazione utilizzando semplicemente gli strumenti previsti dalle nuove e più moderne normative, al passo con quelle degli altri Paesi Europei, che regolamentano i contratti di lavoro”. E' il commento del sen. Egidio Digilio (Pdl) per il quale “va sottolineata anche la scelta di creare nel capoluogo lucano un “polo” di servizi bancari che è in controtendenza rispetto alla strategia messa in atto da altri gruppi bancari che, invece, specie per effetto delle operazioni di accorpamento tra istituti, come è il caso della Carime, puntano a chiudere filiali e sportelli al Sud e in Basilicata. Non riusciamo a capire le contrarietà di alcune sigle sindacali e le perplessità di altre, tanto più – continua Digilio – che gruppi bancari e finanziari, società che operano in altri settori preferiscono far ricorso alla cosidetta esternalizzazione degli stessi servizi che Intesa Sanpaolo vuole affidare a suoi dipendenti. Eppure le vicende dei lavoratori di società di call center che sono presenti anche in Basilicata dovrebbe insegnare che difendere un posto di lavoro in questi tempi di crisi può anche comportare un “sacrificio” di salario inferiore del 20% per i primi anni e persino il ricorso ai contratti di solidarietà con salari più bassi. La flessibilità della contrattazione in materia di lavoro, introdotta dalla Legge Biagi, purtroppo – dice il senatore del Pdl – è interpretata come uno “spauracchio” invece che di coglierne le opportunità offerte per evitare il ricorso alla cassa integrazione e per favorire l'ampliamento dell'occupazione. Lo stesso accade per l'apprendistato, uno strumento particolarmente utile per formare ragazzi alla prima esperienza di lavoro specie in attività artigianali e della pmi che ancora in Basilicata non viene utilizzato se non da pochissime ditte. E' necessario perciò che anche la Regione incoraggi tutte le imprese che vogliono seguire l'esempio di Intesa Sanpaolo a farlo attraverso ulteriori sostegni da prevedere attraverso il PO FSE (formazione diretta, apprendistato, ecc.). BAS 03