“L’UGL esprime giudizio positivo sull’Accordo di massima raggiunto al tavolo tecnico presso il Ministero dell’Economia perché permette di continuare in un percorso di dialogo e di collaborazione tra le imprese, il sistema delle banche e lo stesso Governo”. A dichiararlo sono in un comunicato stampa congiunto, il Segretario Provinciale della Ugl di Matera, Luigi D’Amico ed il Segretario Regionale della UGL Metalmeccanici , Giuseppe Giordano, i quali giudicano positivamente sia la concessione di proroga di 6 mesi già scaduto il 31 gennaio 2011 che la stessa possibilità di accesso alla moratoria dei debiti allungato fino a 3 anni, per il pagamento del debito residuo a favore delle imprese che hanno già usufruito della prima moratoria e che intendono richiedere una ulteriore dilazione dei termini. Secondo D’Amico e Giordano, “l’Accordo prevede strumenti utili ed indispensabili ad accompagnare gli imprenditori nel percorso di uscita dalla attuale crisi economica e produttiva favorendo iniziative di crescita e di sviluppo . Con proroga concessa ,ora da parte delle banche potranno essere messi a disposizione prodotti finanziari semplici sulla rinegoziazione dei tassi. Per l’UGL, l’intesa servirà, inoltre, ad accompagnare le imprese nel loro disperato tentativo di uscire dalla crisi, cercando di privilegiare iniziative imprenditoriali che siano legate alla crescita o allo sviluppo a scapito di quelle che sono soltanto di mera copertura delle perdite accumulate. A tal proposito la UGL – continuano i segretari – propone una ridefinizione delle logiche dell’Avviso comune per fornire un adeguato sostegno a quelle imprese che, pur avendo usufruito della moratoria ed essendo in regola con il rimborso del proprio debito, trovano difficoltà nel far ripartire la propria attività a causa della mancanza di capitale circolante. L’Accordo “post-moratoria”, – aggiungono i due sindacalisti della UGL Lucana – dovrà fare leva su due importanti obiettivi: innanzitutto la ristrutturazione dei debiti a medio/lungo termine e successivamente un finanziamento aggiuntivo per far fronte ai fabbisogni finanziari occorrenti per la ripresa delle attività produttive. Tali obiettivi hanno ancora più valenza, – affermano D’Amico e Giordano – se il tutto viene trasferito nella nostra realtà della Basilicata dove un intero mondo di piccole e medie imprese è al tracollo, provocando un calo vertiginoso di occupazione stabile, favorendo solo precarietà ed incertezza dal punto di vista sociale ed economico . Sono quattro le direttrici lungo le quali si ritiene debba articolarsi il nuovo accordo: individuare strumenti coerenti con una fase economica che conserva forti elementi di crisi; replicare il metodo di lavoro con poche misure semplici, chiare e di agevole attuazione; non penalizzare le imprese nelle condizioni di accesso al credito ed infine valorizzare le garanzie pubbliche e quelle rilasciate dai Consorzi Fidi. Se verrà fatto tutto questo – concludono i due dirigenti della UGL – allora le piccole e medie imprese potranno sperare in una ripresa, altrimenti assisteremmo, ancora una volta, ad inutili iniziative che produrranno solo illusioni e incertezze penalizzando ancora di più coloro che da sempre hanno rappresentato l’ossatura portante del sistema imprenditoriale italiano, garantendo la tanto invocata coesione sociale”.
BAS 05