L’ANPI di Matera esprime commosso cordoglio per la scomparsa della resistente “lucana” Bruna Dradi, spentasi ieri a Pignola all’età di 83 anni, prima donna sergente nelle formazioni partigiane dell'Esercito italiano di Liberazione.
Il suo profondo amore per la libertà e la democrazia ne hanno fatto una icona dell'antifascismo e dei valori di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana. Anche se con lei scompare un pezzo di storia italiana, il suo appello alla “Resistenza civile” rimarrà impresso nelle nostre coscienze per contribuire alla costruzione di migliore Italia.
Bruna Dradi, era originaria di un paesino del ravennate dove partecipò alla lotta partigiana contro le truppe nazifasciste, ma lucana per scelta. Finita la guerra si trasferì a Potenza continuando il suo impegno politico e civile al fianco del senatore lucano del PCI, Donato Scutari – stretto collaboratore del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – conosciuto negli anni della guerra di Liberazione.
Con lei si spegne non solo una figura di grande spessore umano e politico, ma un prezioso testimone di un periodo tormentato dell’Italia contemporanea che ha posto le basi, liberando “moralmente” e militarmente il nostro paese dall’oppressione nazifascista, della Repubblica prima e della Costituzione poi.
Resta comunque la memoria di un’esperienza di vita al fianco dei più deboli e degli oppressi, nella speranza che ciò non vada disperso ma coltivato e ricordato soprattutto presso i più giovani.
Bruna Dradi non ci ha lasciati, ma vive nella nostra amata carta costituzionale.