“La situazione dei precari ancora una volta pone seri interrogativi sul futuro della scuola nel nostro Paese e in Basilicata. Oltre al perdurare della situazione di incertezza e all’emergenza precari determinata dalla riforma governativa, la scelta del Ministro Gelmini di portare l'ora scolastica, per le superiori, da 50 a 60 minuti, peraltro diversificandola tra indirizzi e scuole, ha un impatto rilevante sul trasporto pubblico locale costituito in prevalenza da linee scolastiche”. E' quanto ha dichiarato Piero Lacorazza, presidente della Provincia di Potenza, a proposito dei tagli che anche quest'anno si abbatteranno sulla scuola lucana e sulle ricadute che alcune scelte avranno sul trasporto scolastico.
“Si cambiano in corsa – ha continuato – le regole del gioco, assumendo il provvedimento per quest'anno mentre il contratto di servizio (che regola le corse dei bus) con il Cotrab e' partito nel 2009, quando l'ora era di 50 minuti. Ulteriori km aggiuntivi ricadrebbero sul bilancio della Provincia che come si sa ha subito quest'anno, per effetto dei tagli previsti dalle manovre finanziarie, una minore disponibilità di 1,7 milioni di euro, cifra destinata a raddoppiare l'anno prossimo.
Anche in questo caso, in sinergia con i dirigenti scolastici, abbiamo condiviso una impostazione su cui l’assessore ai Trasporti Nicola Valluzzi, con la collaborazione degli stessi dirigenti, sta lavorando da un paio di mesi per ridurre al minino i disagi degli utenti del trasporto pubblico locale, con particolare riguardo agli studenti. Viene da chiedersi, dunque, quale beneficio i provvedimenti del Governo abbiano sul nostro territorio? La domanda e' un invito al confronto, sapendo che la nostra disponibilità andrebbe incoraggiata da risposte concrete nell'interesse della Basilicata”.
“A tal proposito nei mesi scorsi – ha affermato ancora il presidente Lacorazza – ho inviato una lettera al sottosegretario al ministero dell’Istruzione Guido Viceconte per sollecitare una riflessione, anche insieme alla Regione e all'Anci, sul futuro della scuola lucana. Ad oggi però i problemi elencati in quella lettera tendono ad aggravarsi in un territorio, quello lucano, che vive una propria particolarità (consistente innanzitutto nella scarsa densità abitativa) e che non ha dunque numeri tali per scongiurare, senza gradualità, la chiusura di istituzioni scolastiche. Con la Regione Basilicata si sta prontamente lavorando a definire gli indirizzi per il dimensionamento scolastico ma, oggi più che mai, c'e' bisogno di maggior chiarezza sui numeri e nella individuazione delle disponibilità dei posti vacanti. A questo si aggiunge la carenza di risorse per l'edilizia scolastica. Per i primi 5,5 milioni di euro, assegnati a province e comuni della Basilicata dal piano stralcio di interventi sul patrimonio scolastico e ripartiti dalla Conferenza unificata, si attendono ancora le comunicazioni ufficiali del CIPE. Risorse insufficienti, dunque, e per di più a scoppio ritardato”. “Noi – ha aggiunto- con i fondi comunitari (straordinari) stiamo facendo la nostra parte per garantire sicurezza e per esprimere, nel contempo, una progettualità innovativa come, ad esempio, il programma “scuola ecologica”, ovvero una rete di edifici scolastici con impianti certificati, impianti fotovoltaici, eolici, di geotermia e di compostaggio che interesserà 84 edifici di proprietà”.
Nel ringraziare l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Rosaria Vicino, il dirigente Enrico Spera e l’intero ufficio Edilizia scolastica per il prezioso lavoro che si sta svolgendo a pochi giorni dall’apertura delle scuole, il Presidente ha infine messo in evidenza come “accanto alle questioni riguardanti l’edilizia scolastica e i precari ci sia poi il grave problema che pesa soprattutto sulle spalle delle famiglie con studenti disabili, reso più insostenibile dai tagli. “Quest'anno ancora una volta, in collaborazione con la Regione, la Provincia – ha concluso – finanzierà i Progetti educativi individualizzati (Pei) ma ovviamente non siamo certi che con il bilancio 2011, per la contrazione di risorse prevista, saremo in condizione di fare la nostra parte”.
(bas – 04)