LA LAURIA-MELFI-CANDELA FEDERICO II LA PERCORREVA A CAVALLO

Nella Sala del Consiglio provinciale di Potenza,per iniziativa della Fondazione Socialismo, si è discusso sull’ e sulle possibilità di realizzarla. Ne hanno parlato i Presidenti della Regione De Filippo e della Provincia di Potenza Lacorazza, i Senatori Bubbico e Taddei, l’on Margiotta(Pd), i Sindaci di Melfi Navazio e di Lauria Pisani, il responsabile lucano dell’Anas Ing. Franzese, presenti autorevoli esponenti della vita politico-culturale della Basilicata.
L’occasione è stata perciò molto utile per fare il punto sulla situazione complessiva della viabilità
in Basilicata e per registrare quell’opera come necessaria sia per “il superamento dell’isolamento” della regione e per un “assetto territoriale e dei servizi che assicuri le necessarie compatibilità rispetto agli .. insediamenti industriali ( Potenza-Melfi)”-come nella Mozione approvata 19 anni
fa dalla Camera dei Deputati; sia per rivalutare i piccoli comuni (la quasi totalità) afflitti dallo spopolamento, sia per collegare il Mediterraneo al Nord Italia-Europa in tempi e costi
molto minori rispetto all’Autosole,”strutturalmente intasata” non solo da Firenze a Bologna.
Tanto se il Ponte di Messina si farà, dal momento che il Governo sembra determinato a realizzarlo nonostante la totale carenza di fondi denunciata dall’on.Margiotta,vice-presidente della Commissione Infrastrutture della Camera.:“Non ce ne sono nemmeno per priorità come il Brennero” e quindi “non resta che accontentarsi della 106 Jonica e della A3”. Perciò Giovanni Casaletto, della Giovanile Pd, ha lamentato: “senza aeroporto e senza strade,è dunque già una sconfitta nascere a Tramutola o Senise o…”.
Il Sindaco di Lauria ha poi ricordato che la Direttrice dovrebbe iniziare da “Castrocucco, con il completamento della bretella 585-Autosole Galdo, ferma da 25 anni, sebbene indispensabile per il progetto mare-monti-terme a sostegno dell’area Sud, se no avviata anch’essa allo spopolamento”. Infine, il Sindaco di Melfi ha proposto una riflessione sulla possibilità di attrarre capitali privati da ripagare con il pedaggio. Ipotesi questa che- dopo aver dettagliato gl’impegni della Regione e le gravi inadempienze governative circa quell’asse viario-De Filippo non ha escluso, sebbene “ancora mai sperimentata a Sud”.
Date le condizioni finanziarie dello Stato,dove dunque reperire i 5,5 miliardi che potrebbe costare
la Federico II, autostrada tracciata lungo la direttrice che allora l’Imperatore percorreva a cavallo?
Due ipotesi sembrano possibili con quell’appoggio di Sicilia,Calabria e Puglia che,come già per l’inserimento nella Legge Obiettivo,la 443/200, si ottenne da Bubbico e Viceconte. a)se il Ponte
di Messina sarà finanziato,basterebbe “arrotondarne” il costo del 5,5 per .mille.
b) indipendentemente dal Ponte, si potrebbe far ricorso allo stesso metodo che si propone per reperire i circa 5 mila miliardi che esso coserebbe,cioè al mercato.
In quest’ultimo caso, l’itinerario Nord-Sud, che consentirebbe anche a Gioia Tauro di battere… Amburgo, nascerebbe da una logica alternativa al finanziamento statale (che ora impossibile,nella gran parte dei casi,non ha pur fatto decollare il Mezzogiorno.
E anche per questo la Federico II potrebbe segnare l’inizio di una storia nuova-senza lungaggini
e ..sprechi, non soltanto per la Basilicata!

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