Audite le organizzazioni sindacali in merito al trasferimento dei fondi regionali per la formazione alla Provincia di Potenza e sul problema dei precari dell’Apof-Il
Si è svolta nel pomeriggio presso il Parlamentino del Consiglio regionale, con la presidenza del consigliere Vita (Psi), la seduta della Quarta Commissione consiliare permanente, “Politica sociale”. Presenti i consiglieri Navazio (Ial), Mazzeo Cicchetti (Idv), Falotico (Plb), Romaniello (Sel), Straziuso (Pd), Singetta (Api) e Scaglione (Pu).
Definito con l’intervento delle organizzazioni sindacali nelle persone di Angelo Summa (Cgil), Giovanni Sarli (Cisl) e Antonio Guglielmi(Uil), l’iter delle audizioni tenute dalla Commissione consiliare che ha deciso di acquisire ulteriori dati prima di procedere ad un chiarimento definitivo con l’Assessore regionale al ramo. Il presidente Vita ha sottolineato come “si renda necessario, dopo le varie interlocuzioni con l’Ente Provincia, i lavoratori dell’Apof-Il e i sindacati, l’indicazione di un percorso da definire che vada nella direzione del completamento dei contorni esatti di un quadro che allo stato attuale presenta contraddizioni tra le istituzioni interessate che dovrebbero addivenire in tempi rapidi, continuando nel tavolo della concertazione, ad una risoluzione del problema. Di qui – ha continuato Vita – la forte sollecitazione a Provincia e Regione, da parte della Commissione, per accelerare anche il processo transitorio che, comunque, deve servire per delimitare un cammino chiaro in merito agli obiettivi da raggiungere ed ai ruoli da stabilire”.
I sindacati, dal canto loro, in precedenza avevano sottolineato la necessità di ridare “dignità lavorativa” ai dipendenti Apof-Il, docenti e personale amministrativo, che non percepiscono stipendio dal primo maggio, dopo aver prestato la loro opera per un decennio. Per Summa (Cgil) “dopo la fase del contenzioso, vanno stabiliti con chiarezza funzioni e compiti, tenendo presente l’ordine del giorno votato nel Consiglio regionale del 2 febbraio 2010 con il quale si impegnava la Giunta regionale ad emanare una direttiva che tenesse conto delle priorità di reinserimento per i lavoratori già utilizzati da Apof-Il, stabilendo, in tal modo, i giusti diritti sulla base del lavoro svolto. La proposta – ha continuato – è quella di un Avviso pubblico a tempo determinato, evitando intermediazioni che hanno costi aggiuntivi e che permetterebbe la ripresa del lavoro per 36 mesi”. A parere di Sarli (Uil) “vanno tutelate le varie tipologie professionali di alto livello utilizzate dall’agenzia di formazione. Occorre evitare d’ora innanzi – ha proseguito – rapporti di lavoro troppo flessibili che non danno certezze. E’, dunque, indispensabile stabilire chiarezza circa le risorse finanziarie accelerandone i flussi e dare concretezza e forma al rapporto di lavoro, rappresentando con trasparenza che questi lavoratori sono ormai parte integrante di un processo formativo che è un tutt’uno con l’opera svolta dai dipendenti di ruolo. Un problema particolare – ha concluso – che richiede la massima responsabilizzazione da parte di tutti i protagonisti”. Per Guglielmi (Uil) “fondamentale è il tema della delega. La legge 33 – ha sostenuto – è stata attuata solo in parte e solo per quanto concerne la formazione in house, per cui solo il 20 per cento della legge delega è in essere, avendo attuato solo un segmento della stessa. Dall’impegno preso che giunge a 7 milioni di euro bisogna arrivare a 10,5 milioni per poter dare corso alle attività formative ed al reinserimento dei precari in numero di 40 unità circa. Con l’accelerazione del processo di trasferimento dei fondi – ha detto in conclusione – si accelera la soluzione del problema”.