I consiglieri Rosa, Pagliuca, Pici e Venezia chiedono che “si rendano noti all’opinione pubblica i provvedimenti che si vogliono porre in essere per evitare che i bilanci 2011 delle Aziende sanitarie chiudano nuovamente con delle perdite”
“Questa mattina – annunciano i consiglieri Rosa, Pagliuca, Pici e Venezia – è stata presentata un’interrogazione riguardante i bilanci 2009 delle due Aziende sanitarie lucane Asp e Asm, approvati con le delibere n. 1955 del 22 novembre 2010 e n. 2155 del 23 dicembre 2010. Due bilanci che chiudono con enormi perdite, di 23.664.000 euro per l’ Asm e 18.916.000 euro per l’Asp. Tutto ciò, dopo la ‘famosa’ razionalizzazione della sanità lucana, che portò alla riduzione delle Asl e connesse dirigenze, che avrebbe dovuto rendere più funzionali e virtuosi i meccanismi della burocrazia sanitaria. Invece, continuano i disavanzi finanziari, senza alcuna contropartita in qualità e quantità dei servizi. ‘Il pianeta sanità’ è il grande malato della Basilicata, le cause sono identificabili nella gestione squisitamente politica, la terapia individuata è nella delibera di Giunta n.181/2011 con la quale si decide di coprire con nuove risorse finanziarie i disavanzi: 14.331.420 euro per l’Asm e 10.788.580 euro per l’Asp, per un impegno finanziario complessivo di €25.120.000 euro”.
“Una scelta – sottolineano Rosa, Pagliuca, Pici e Venezia – che riteniamo miope in quanto non affronterà le reali cause delle criticità esistenti, essendo solo un palliativo di natura finanziaria che lascerà intatto il ‘buco nero sanitario’, e non affrontando la scarsa efficienza del management sanitario. Eppure quanti proclami sono stati lanciati: ricordiamo, tra i tanti, le dichiarazioni dell’assessore Martorano il 23 giugno 2010 che asseriva ‘Il pacchetto di manovre varato è in grado di garantirci nell’immediato il contenimento del deficit sanitario a livelli sostenibili’. La verità, invece – continuano i consiglieri del Pdl – emerge dai numeri dei bilanci, ossia che la riforma introdotta dalla legge regionale n.12 del 2008 non ha prodotto gli attesi risparmi economici ed il miglioramento dei servizi. Il bilancio previsionale pluriennale 2011/2013 ci conferma questo andazzo: il San Carlo chiude con perdite presunte di 7.396.500 euro (2011), di 8.688.552 euro (2012), di 9.240.520 (2013) ed il Collegio sindacale ha espresso parere negativo; il bilancio previsionale 2011 dell’Asp chiude in pareggio, ma solo a mezzo dell’iscrizione di ulteriori contributi regionali per il Dires di 5.785.000 euro mai assegnati dalla Regione, vale a dire che si chiude nella sostanza con una perdita previsionale di medesimo ammontare. Lo stesso Collegio sindacale ha espresso parere favorevole salvo ‘l’effettività delle entrate’, mentre il bilancio previsione pluriennale 2011/2013 dell’Asm chiude con perdite presunte di 10.313.707 (2011) euro, di 6.723.477 euro (2012), di 3.049.036 euro (2013) ed il Collegio sindacale non ha espresso alcun parere. Quindi, tavole rotonde a parte e mega convegni, i provvedimenti assunti dalla Giunta regionale non hanno prodotto gli obiettivi auspicati, e la macchina pubblicitaria del presidente De Filippo non riesce a mistificare la realtà che emerge dai bilanci”.
“Nell’interrogazione – specificano i sottoscrittori – chiediamo che ci dicano quale sia il riequilibrio economico 2010-2014 predisposto dall’Asm, dall’Asp e dal San Carlo e quale sia il piano attuativo previsto dall’articolo 40 della legge regionale 39/2001 predisposto dalle stesse aziende. Inoltre, abbiamo chiesto i bilanci di esercizio per l’anno 2010 di tutte le aziende sanitarie lucane, i bilanci previsionali per l’anno 2011, anche con l’elaborazione di un unico prospetto di raffronto con i bilanci di esercizio 2009 e 2010. Inoltre, vogliamo sapere in che modo hanno inciso i provvedimenti emanati nel mese di giugno 2010 sui bilanci 2010 e 2011 delle varie aziende e le ragioni amministrative e politiche per le quali i conseguenti effetti economici/finanziari non sono soddisfacenti. Chiediamo anche un raffronto reale e serio tra i dati di bilancio del 2008 (aggregati delle vecchie Asl) con quello delle nuove Aziende per gli anni 2009 e 2010 e previsionale 2011. Quindi, tra il ‘sistema rottamato’ ed il nuovo sistema. Chiediamo, inoltre, che si rendano noti all’opinione pubblica i provvedimenti che si vogliono porre in essere per evitare che i bilanci 2011 delle aziende sanitarie chiudano nuovamente con delle perdite. L’ auspicio – concludono i consiglieri – è che, nei prossimi mesi, non si debbano ancora ascoltare le solite scuse dei tagli nazionali e del Governo Berlusconi nemico del Sud”.