Inno di Mameli, Mollica su ddl approvato in Consiglio

Per il capogruppo dell’Mpa in Consiglio regionale: “far valere, in sede di conferenza Stato-Regioni, un credito in termini di considerazione nell’ambito del federalismo per le vessazioni subite e gli alti tributi di sangue”

“La proposta di modifica dell’art. 12 della Costituzione, con l’inserimento del riconoscimento ufficiale dell’Inno di Mameli, avanzata dal presidente De Filippo, è stata da me interpretata come una provocazione da parte sua che ha, di rimando, scatenato svariate reazioni, tra cui la mia, perché in un momento particolare in cui ci accingiamo a riscrivere in questa Nazione alcune regole chiamate ‘federalismo’ si ritiene fondamentale riscattare la nostra regione e più ampiamente il sud dalla distorsione della storia fin qui raccontata e scritta da chi non aveva interesse a rappresentare la verità”. E’ quanto sostiene consigliere regionale dell’Mpa, Francesco Mollica, il quale sottolinea che “nuove documentazioni si riscoprono negli archivi storici dove, in maniera lampante, si sottolinea come la storia venga narrata dai vincitori del periodo e non dai vinti e secondo la loro convenienza”.

“Il pensiero che mi sento di affidare al presidente De Filippo – conclude Mollica – è di utilizzare l’occasione mediatica per poter vantare, in sede di conferenza Stato-Regioni, un credito in termini di considerazione nell’ambito del federalismo per le vessazioni subite in quel periodo storico dalla nostra popolazione e per gli alti tributi di sangue versati nel contesto dell’Unità d’Italia”.

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