IL SINDACO DI MATERA ADDUCE: NO ALLE RACCOMANDAZIONI

Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha ufficialmente chiesto alla società che si occupa della raccolta di rifiuti in città di assumere il personale utile al rafforzamento del servizio facendo ricorso alle liste di collocamento.
“Conosco bene – afferma Adduce – le difficoltà dei tanti disoccupati che cercano un lavoro, e il Comune deve continuare a fare la sua parte attraverso iniziative concrete rivolte alle fasce più deboli e disagiate per mantenere la coesione sociale e ad alleviare le sofferenze delle famiglie. Vogliamo che il Palazzo di città sia un amico, un fratello dei cittadini ampliando le diverse forme di condivisione, ascolto e partecipazione. Ma di fronte alla opportunità che ci viene prospettata dalla società che si occupa della raccolta di rifiuti di assumere nuove unità abbiamo espresso la necessità che questo avvenga in una dimensione di assoluta correttezza e trasparenza, allontanando ogni tentazione clientelare e riportando l'azione politica in un contesto di assoluta trasparenza. Abbiamo quindi invitato esplicitamente la società ad assumere il personale richiesto facendo ricorso all'ufficio di collocamento che deve, fra l'altro, ritrovare il senso della sua stessa esistenza. Stesso metodo adotteremo con tutte, dico tutte le aziende che hanno un rapporto con l'Amministrazione comunale”.
A tal proposito, il sindaco Adduce ha incontrato l'antropologa Dorothy Zinn,che nel passato si é occupata anche con grande successo e clamore mediatico del fenomeno della “raccomandazione”, per avere la sua collaborazione nell'allestimento di un programma di iniziative da organizzare in città, a partire dalle scuole, sul tema della cultura della legalità e della valorizzazione del merito.
“Insieme a Dorothy Zinn – afferma Adduce – abbiamo convenuto sulla necessità di rafforzare la cultura della legalità fra i cittadini per evitare errori del passato che, oggi più che mai, in un tempo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, metterebbero ancora più a rischio la coesione sociale. Anche in questo modo – conclude Adduce – intendiamo restituire dignità a quei cittadini che si affannano alla disperata ricerca di un posto di lavoro, e, perchè no, anche alla politica”.
(bas – 04)

    Condividi l'articolo su: