Il capogruppo in Consiglio regionale ‘Casini – Unione di Centro’ chiede di conoscere “quali provvedimenti ed interventi urgenti si intendono adottare affinché la formazione e l’esperienza acquisita dalle Giovani eccellenze lucane non vada vanificata”
Il capogruppo in Consiglio regionale “Casini – Unione di Centro”, Vincenzo Ruggiero ha rivolto un’interrogazione urgente con risposta in Commissione, al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo e agli assessori competenti relativamente al programma Gel (Giovani Eccellenze Lucane). Ruggiero in particolare chiede di conoscere “quali provvedimenti, azioni ed interventi urgenti si intendono adottare affinché la formazione e l’esperienza acquisita da questi giovani non vada vanificata e/o perduta e magari come possa essere valorizzata all’interno degli stessi enti che li hanno ospitati”. Il capogruppo dell’Udc chiede, inoltre, “informazioni sulle strategie che si intendono porre in campo per il ripristino della giustizia palesemente disattesa nei confronti di una risorsa umana irripetibile”.
Il consigliere Ruggiero ricorda che “con le delibere di Giunta n. 1584 e 2073 del 2006 e n. 2073/2006 furono approvati assegni di ricerca per laureati da spendere, dopo apposita selezione concorsuale, presso i Centri di ricerca operanti nella regione Basilicata (Agrobios, Asi, Cnr Ibam, CNR Igv, Cnr Imaa, Cnr Imip, Enea) e che tali assegni rientravano nel programma Gel (Giovani Eccellenze Lucane). Con la delibera n.2212 del 2008, poi, al fine di favorire una ulteriore crescita professionale orientata agli obiettivi di inserimento lavorativo e di ampliamento degli spazi di occupabilità, è stato promosso lo sviluppo di una seconda fase del programma Gel prevedendo, in continuità con la prima, voucher formativi sotto forma di borse di studio, previa produzione di proposte progettuali valutate da apposite commissioni rispetto alla loro congruità sia sotto l’aspetto tecnico-scientifico che dal punto di vista formativo ed occupazionale”. A parere del consigliere “l’autoimprenditoria e lo strumento dello spin off sono poco praticabili per la crisi congiunturale che ha colpito anche il territorio lucano”.
Per il consigliere Ruggiero “la continuità dell’esperienza Gel è segno tangibile da parte delle Istituzioni regionali della volontà di affrontare il problema della sottoutilizzazione del patrimonio delle risorse intellettuali della nostra terra”. “Per rispondere concretamente al problema della ‘fuga dei cervelli’, che rappresenta uno dei principali fattori che blocca lo sviluppo della Basilicata – sottolinea – le stesse Giovani Eccellenze Lucane hanno chiesto alla Regione Basilicata un ulteriore sforzo per creare reali prospettive di inserimento lavorativo, attraverso la predisposizione di strumenti ed opportunità da ricercare nei fondi Fesr, Fse, Fas, Feasr del PSR 2007-2013 nonché nelle more d’investimento delle royalties petrolifere”. “Dopo un periodo formativo di quasi quattro anni – continua – i Gel hanno acquisito una concreta autonomia professionale che rappresenta una risorsa su cui investire per aumentare lo sviluppo e la crescita nel nostro territorio”.
Il capogruppo dell’Udc sottolinea come “i tagli di spesa a danno delle strutture che ospitano, e potrebbero ancora ospitare i giovani del programma Gel costituiscono una reale minaccia alla sopravvivenza dei centri di ricerca lucani, un esempio il Centro Enea di Rotondella. Le Gel – prosegue Ruggiero – sono fortemente motivate a permanere sul territorio lucano, al contrario di quanto avviene in talune strutture ove dipendenti non lucani tendono a trasferirsi verso le regioni di origine, senza che essi siano rimpiazzati, con conseguente depauperamento delle capacità operative e sussistenziali dell’ente stesso. Le stesse sono perfettamente inserite nelle strutture, nei laboratori e nei progetti di ricerca dei centri ove operano e per i quali rappresentano una risorsa valida e di difficile sostituzione, allo stesso livello dei loro colleghi a tempo indeterminato. L’inserimento delle Gel a tempo indeterminato nei centri di ricerca lucani – conclude Ruggiero – scongiurerebbe l’incombere del fenomeno dell’invecchiamento e della diminuzione numerica”.